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Amazon punta sul robot in magazzino. Ecco Vulcan, delicato con i fragili

Gabriele Sigismondi, Country Director di Amazon Logistics in Italia, racconta l’organizzazione del player che ha rivoluzionato il modo di fare logistica e di spostare le merci. Lo abbiamo contattato all’indomani del Delivering the Future, evento annuale in cui il colosso dell’eCommerce ha annunciato 700 milioni di euro di investimenti in tecnologia nei depositi per l’ultimo miglio in Europa che si aggiungono agli altri 700 milioni messi in campo per i centri di distribuzione. Del resto, da una piattaforma digitale passa anche il rapporto con i trasportatori e i fornitori di logistica dell’ultimo miglio…

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Che Amazon abbia rivoluzionato la logistica è un dato assodato. Così come è assodato che questa rivoluzione sia stata sospinta dalla tecnologia. Ecco perché è impossibile non guardare al gigante dell’eCommerce ogni volta che si prova a immaginare il futuro. Perché è qui che in magazzino spunta il robot delicato e sensibile anche con gli oggetti fragili ed è qui – anche in Italia – che vengono fatte prove di consegna con droni. Un paese in cui il grande player non è sfuggito alle inchieste della Procura di Milano con l’accusa di presunte irregolarità fiscali e pratiche scorrette.

«Rispettiamo tutte le leggi e le normative vigenti in ogni paese in cui operiamo – ha fatto sapere l’azienda a Uomini e Trasporti – e richiediamo che le aziende che lavorano con noi facciano lo stesso.
Abbiamo definito standard elevati e un Codice di Condotta che anche i nostri fornitori di servizi di consegna devono rispettare per poter lavorare con noi. Il nostro codice di condotta è disegnato in modo tale da garantire che gli autisti lavorino in un contesto sicuro e abbiano compensi e orari di lavoro adeguati. Effettuiamo regolarmente verifiche di idoneità per assicurare la conformità al Codice di Condotta e interveniamo se riscontriamo che un nostro fornitore non rispetta tali aspettative. Continueremo a collaborare prontamente con le autorità competenti nel corso dell’indagine».

Dottor Sigismondi, quanto vale la logistica di Amazon in Italia? In termini di fatturato, di impiego e di merce movimentata (in entrata e uscita)?

La logistica di Amazon in Italia rappresenta un asset strategico ad alto impatto economico e occupazionale. Dal 2011, anno dell’apertura del primo centro di distribuzione a Castel San Giovanni, Amazon ha investito oltre 20 miliardi di euro nel Paese, di cui oltre 4 miliardi nel solo 2023.
La nostra rete logistica, che si estende capillarmente da nord a sud, ha generato oltre 19.000 posti di lavoro a tempo indeterminato, con 1.000 nuove assunzioni nel solo 2024, rendendo Amazon la prima azienda per occupazione creata in Italia nel periodo 2014–2023 (fonte: studio The European House – Ambrosetti). A questi si aggiungono 100.000 posti di lavoro indiretti, di cui 60.000 legati alle Pmi italiane che utilizzano la logistica e la piattaforma di Amazon per vendere ed esportare. Anche questa attività ha un grande impatto sul Paese: basti pensare che solo nel 2023 oltre 21.000 Pmi italiane hanno venduto più di 150 milioni di prodotti attraverso Amazon.

Come è organizzata la rete logistica sul territorio?

La rete logistica di Amazon è pensata per permettere ai clienti di ricevere consegne rapide, puntuali e affidabili. Tutto parte dai centri di distribuzione, chiamati Fulfillment Center. Qui arrivano i prodotti dai venditori, vengono catalogati, immagazzinati e poi, una volta che un cliente effettua un ordine, prelevati, imballati e spediti. Questi centri sono di grandi dimensioni e dotati di tecnologie robotiche all’avanguardia. Una volta impacchettati, i prodotti vengono inviati ai centri di smistamento, dove vengono organizzati in base alla destinazione. Da lì, raggiungono le delivery station, ovvero i depositi di smistamento locali, dove i pacchi vengono presi in carico dai fornitori di servizi di consegna per l’ultimo tratto del viaggio, che li porta direttamente alla porta di casa del cliente.

Amazon ha rivoluzionato la logistica dal punto di vista della tecnologia applicata nei magazzini e nelle consegne. Che tipo di investimento è stato fatto?

Amazon ha certamente lasciato un segno profondo nel settore della logistica, grazie all’adozione di tecnologie avanzate. Questo processo di trasformazione è stato reso possibile da investimenti in automazione, intelligenza artificiale e infrastrutture, che hanno permesso all’azienda di incrementare in modo significativo l’efficienza operativa. E non ci fermiamo qui. All’inizio di maggio, in occasione del nostro evento annuale Delivering the Future, tenutosi a Dortmund, in Germania, abbiamo presentato le più recenti innovazioni tecnologiche pensate per supportare l’evoluzione della logistica. In quell’occasione, abbiamo annunciato un nuovo investimento di oltre 700 milioni di euro destinato all’introduzione di queste tecnologie nei nostri depositi di smistamento per l’ultimo miglio in Europa, con l’obiettivo di completarne l’implementazione entro la fine dell’anno. Questo investimento si aggiunge ai 700 milioni di euro già impiegati nei centri di distribuzione europei, portando il totale a 1,4 miliardi di euro. Una cifra importante, che riflette il nostro impegno costante nell’innovare per i clienti e nel creare un ambiente di lavoro sempre più sicuro, efficiente e tecnologicamente avanzato per i nostri dipendenti.

Cosa possiamo attenderci nel prossimo futuro: droni, robot per le consegne, guida autonoma?

Amazon ha recentemente compiuto un significativo passo avanti nell’automazione logistica con l’introduzione di Vulcan, il suo primo robot dotato di capacità tattili. Vulcan è una tecnologia all’avanguardia che affianca in modo intelligente e collaborativo i nostri dipendenti nella gestione del magazzino. È in grado di riconoscere e manipolare il 75% dei prodotti, anche in spazi ristretti, operando con precisione sia nelle aree più alte che in quelle più basse degli scaffali. Grazie ai suoi sensori tattili, percepisce il contatto con gli oggetti e applica la giusta forza per non danneggiarli, dimostrandosi delicato anche con i prodotti più fragili. Inoltre, è capace di collaborare attivamente con le persone, chiedendo supporto quando necessario: un esempio concreto di tecnologia che potenzia, senza sostituire, il lavoro umano. L’introduzione di Vulcan e di altre soluzioni robotiche rientra in una strategia più ampia di Amazon per potenziare la propria rete logistica attraverso l’automazione e l’intelligenza artificiale. Questi sforzi non solo aumentano l’efficienza operativa, ma contribuiscono anche a migliorare le condizioni di lavoro per i dipendenti, offrendo loro nuove opportunità di crescita professionale in un contesto tecnologicamente avanzato. Per quanto riguarda i droni abbiamo recentemente completato con successo i test di volo in Italia. Continuiamo a seguire rigorosamente le procedure in stretta collaborazione con le autorità di regolamentazione italiane per ottenere i permessi necessari e lanciare il servizio Prime Air.

Che cosa è Amazon Relay? E quali numeri ha?

Amazon Relay è una piattaforma digitale pensata per semplificare il lavoro dei trasportatori. Offre accesso diretto a migliaia di carichi completi all’interno della rete logistica di Amazon in Italia e in Europa. I corrieri possono prenotare carichi, partecipare ad aste, ottenere contratti settimanali e ottimizzare i viaggi riducendo i chilometri a vuoto. Si tratta di uno strumento aperto anche a piccole e medie imprese di trasporto: basta una licenza valida, assicurazione e una flotta adatta. Sta diventando una leva strategica per rendere più efficiente e accessibile la logistica su strada.

Che cosa è il DSP (Delivery Service Partner)? Quanti imprenditori hanno aderito in Italia?

Il programma DSP è pensato per valorizzare l’imprenditoria locale e creare occupazione in modo stabile e strutturato offrendo a fornitori di servizi di consegna la possibilità di diventare nostri fornitori. Amazon collabora con decine di fornitori di servizi di consegna, che forniscono opportunità lavorative a migliaia di persone che si occupano di consegnare gli ordini ai nostri clienti in Italia.

Dal punto di vista sindacale ci sono diversi attriti, in particolare sulla sicurezza in caso di allerte meteo e stabilizzazione di contratti. Come vedete il futuro delle trattative?
L’attenzione di Amazon in materia di sicurezza rappresenta una costante. Nell’eventualità di un’allerta meteo, monitoriamo attentamente la situazione e seguiamo le indicazioni delle autorità locali per garantire alle persone di operare in sicurezza nell’effettuazione del servizio di consegna per i nostri clienti. Per quanto riguarda il tema della stabilizzazione dei contratti, come tante attività con andamento dei volumi variabile, i nostri fornitori di servizi di consegna fanno ricorso a contratti di lavoro temporanei per supportare i periodi con incremento di domanda di servizi.

Questo articolo fa parte del numero di maggio/giugno 2025 di Uomini e Trasporti: un numero che contiene un’ampia inchiesta sui vantaggi di lavorare con l’intelligenza artificiale nel settore dell’autotrasporto, con numeri, scenari e voci dal settore.

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