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2,3 milioni di bancali sequestrati e 1,7 miliardi evasi: i numeri della Finanza sui pallet irregolari

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Si dice pallet e si pensa subito al malaffare e a tutti gli sporchi traffici che da sempre sono “appoggiati” a questi bancali. Difficile qui riassumerli tutti. Interessante, invece, ricordare una serie di numeri raccolti dal sottosegretario ai Trasporti, Simona Vicari, e giustamente inviati alle associazioni aderenti a Unatras il primo giorno di dicembre. Il sottosegretario li ha ottenuti direttamente dalla Guardia di Finanza, che aveva interessato della questione insieme a una serie di ministeri coinvolti.

In questo modo scopriamo che i pallet sequestrati dalla Finanza perché dotati di marchio contraffatto sono stati 2,3 milioni. A questo scopo sono stati effettuati 144 interventi presso aziende che fabbricano o riparano bancali, scoprendo 22 milioni evasi, 7 milioni di Iva non pagata, 27 soggetti completamente sconosciuti al fisco e 34 lavoratori irregolari.
Nei 3.028 controlli presso aziende di autotrasporto, invece, la quota di evasione schizza a 1,3 miliardi, l’Iva inevasa ammonta a 322 milioni, i lavoratori in nero o irregolari 1.431 e gli 405 gli evasori totali.

Complessivamente quindi, tra maggiori basi imponibili e Iva non versata, emerge un’evasione che sfiora l’1,7 miliardi di euro.

Fiap, associazione che da anni ha fatto della lotta al pallet selvaggio una vera e propria bandiera, sottolinea come, anche con interventi tutto sommato modesti, sono stati raggiunti risultati ragguardevoli e che di conseguenza «se solo si pianificasse una verifica a tappeto, per l’erario si tratterebbe di recuperare cifre miliardarie nei confronti di soggetti che nella maggior parte dei casi, si badi bene, non sono in condizione di dimostrare la provenienza delle enormi cifre impiegate in questo business».
Secondo l’associazione presieduta da Massimo Bagnoli e che ha Silvio Faggi come segretario, è necessario un intervento mirato contro le botteghe di “compro bancali” irregolari «che sono probabilmente la grande maggioranza di quelle esistenti, per mettere le imprese di autotrasporto al riparo dalle azioni di dipendenti infedeli che si vendono i bancali per arrotondare, o di addetti ai magazzini con pochi scrupoli che, per la stessa ragione, si inventano di tutto per non restituirli».

Fiap già in passato aveva fatto inserire nella legge 127/2010 due norme che servivano a sgravare le imprese di autotrasporto dall’onere della restituzione dei pallet sui quali viene posizionata la merce da trasportare. Una norma efficace, come dimostrano le testimonianze di tante aziende, liberatesi almeno in parte dei ricatti di una certa committenza.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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