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A rischio di tagli i 330 milioni? Uggè «consiglia» a Lupi di confermare gli impegni

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I 330 milioni di soldi pubblici promessi all’autotrasporto sembrano a rischio. E così, nel timore di vederli sparire, si levano le voci degli esponenti delle associazioni di categoria. Il primo a lamentare la situazione che si sta creando e ad «prendere atto» che gli accordi sottoscritti dal governo solamente tre mesi non vengono rispettati, mentre sentiamo annunci di tagli da parte del commissario Cottarelli». Uggè si riferisce in particolare alle nuove proposte per la spending review tracciate da Carlo Cotarelli, che si prefigge di tagliare e risparmiare circa 7 miliardi di euro solo in questo 2014, attuando tra l’altro «un blocco dei fondi solitamente direzionati all’autotrasporto».

«Pensare di effettuare tagli – dice esplicitamente il presidente di Fai – senza prima aver impostato condizioni e parità di trattamento, significa mandare a morte la gran parte, se non tutte, delle imprese di trasporto italiano».

Dopo aver «consigliato» al governo di preoccuparsi dei fenomeni di abusivismo, delle operazioni di cabotaggio selvaggio, delle imprese che non versano i contributi, che evadono l’Iva e le imposte», propone «l’apertura di un confronto sui temi che riguardano il settore con l’obiettivo di ottenere dal Governo risposte chiare sulla politica dei trasporti».

Uggè si riferisce anche al ministro Maurizio Lupi per invitarlo a conservare gli impegni presi con il settore, sottolinea come il «mercato libero si realizza se esiste un quadro di norme certe ed applicabili».
La conclusione è una sorta di pretesa (minacciosa) di attenzione: «La mancanza di un rapido confronto o atteggiamenti unilaterali, se confermati, non potranno essere accettati passivamente e verranno valutati dalla categoria».

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