Continuano ad arrivare i commenti delle associazioni di categoria all’incontro avuto stamattina con il governo e che di fatto ha portato alla revoca del fermo (anche se formalmente deve passare al vaglio dei direttivi delle stesse associazioni). E quasi tutti sono di segno positivo. Anche da parte di Anita viene espressa piena soddisfazione, in particolare rispetto al nodo INAIL (quello che, insieme alle accise, aveva portato l’associazione presieduta da Eleuterio Arcese a proclamare il fermo), in quanto – si legge in una nota – «l’intesa sottoscritta dal sottosegretario Rocco Girlanda a nome del Governo dà garanzie rispetto al mantenimento delle riduzioni dei premi, in linea con quanto avvenuto negli anni scorsi».
Per la precisione nel punto 13 del Protocollo di Intesa si legge che per ridurre il costo del lavoro tramite l’abbattimento dei premi Inail, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti «porrà in essere ogni possibile intervento in relazione all’attuazione del comma 77 dell’emendamento alla legge di stabilità» (che prevede, lo ricordiamo, la riduzione dal 2014 dell’importo dei premi e dei contributi dovuti per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e per le malattie professionali in misura di 1 miliardo per il 2014, 1,1 miliardi per il 2015 e 1,2 miliardi a decorrere dal 2016) e «verificherà la possibilità di attivare apposito progetto» con l’Inal tenendo conto «dell’effettivo andamento infortunistico e delle azioni poste in essere per la sicurezza». Tutte cose da fare peraltro perché in Europa questa tipologia di aiuto, così come veniva erogata negli anni passati, non era molto gradita.