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Asaps propone il sequestro del telefonino, se usato alla guida

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Che l’utilizzo del cellulare mentre si sta alla guida, non solo per la telefonia ma anche per la messaggistica e addirittura per i selfie, stia ormai dilagando in modo incontenibile è oramai sotto gli occhi di tutti e la percentuale del 12,4% stimata un paio di anni fa dall’Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) di utilizzo irregolare del telefonino, è oggi ampiamente superata.

Ma, se è complicato stabilire con certezza quanti incidenti sono causati dall’utilizzo scriteriato del telefonino mentre si è al volante, è accertato che la conversazione telefonica durante la guida abbassi la capacità di attenzione in percentuali elevate. Se poi si maneggia lo smartphone per inviare un messaggio se ne vanno mediamente 10 secondi; come dire che a 80 km/h vengono percorsi oltre 220 metri (praticamente due campi e di calcio) di fatto al buio. Un ulteriore dato che deve portare a riflettere è l’aumento sia della mortalità stradale sia della percentuale delle fuori uscite per sbandamento.

Le sanzioni previste per chi viola l’art. 173 del Codice della Strada (che ha introdotto il divieto durante la guida di uso di cuffie sonore; di utilizzo di apparecchio telefonico che comporti l’uso della mano, di utilizzo di apparecchio telefonico viva voce o auricolare a conducenti riconosciuti privi di adeguate capacità uditive) sono: 161 euro e decurtazione di 5 punti a cui si aggiunge (pochi lo sanno) la sospensione della patente da 1 a 3 mesi qualora lo stesso conducente compia una violazione nel corso di un biennio.

Sanzioni che secondo l’Asaps non risultano essere efficaci tant’è che avanza la proposta del «ritiro della patente con sospensione da 1 a 3 mesi alla prima violazione e il sequestro ai fini del temporaneo “fermo amministrativo” del cellulare per un mese (tre mesi alla seconda violazione nel biennio)» una misura che potrebbe anche funzionare «visto il “valore” che ha il cellulare per ognuno».

Secondo l’associazione questa sarebbe una misura che «si armonizzerebbe con quanto previsto dalla legge 689/1981 in tema di sequestro e confisca del mezzo col quale è stata commessa l’infrazione amministrativa».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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