Attentato incendiario nella notte di venerdì 17 febbraio nella società Nuova CAAIR di Vittoria, in provincia di Ragusa, una struttura consortile promossa dalla CNA-Fita e tornata a nuova vita negli ultimi anni. Attentato che è ha mandato letteralmente a fuoco tre veicoli, ne ha danneggiato un quarto e ha ustionato gravemente un autista – un pugliese di 60 anni – che dormiva all’interno della cabina in attesa di partire il mattino successivo di buon’ora. Svegliatosi di soprassalto si è visto circondato dalle fiamme a quel punto non è più riuscito a scendere, se non dopo l’intervento dei vigili del fuoco. Ricoverato in un ospedale di Catania, presenta ustioni di terzo grado alle mani e al torace. La prognosi parla di 30 giorni.
L’episodio, di chiara matrice dolosa, non è isolato: già qualche settimana fa si erano verificati altri due attentati analoghi sempre nei confronti di aziende di autotrasporto e sempre sullo sfondo delle attività che si muovono intorno al mercato ortofrutticolo di Vittoria, non troppo distante dalla sede della CAAIR.
Già oggi, 20 febbraio, si riunirà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi per discutere di quanto avvenuto e della situazione più generale del mercato ortofrutticolo.
Cinzia Franchini, presidente di CNA-Fita, ha espresso sia la sua vicinanza all’imprenditore colpito dall’atto intimidatorio, sia una profonda «rabbia e senso di impotenza» visto che ancora oggi «questa è la situazione con la quale devono fare i conti, quotidianamente, gli autotrasportatori che cercano di operare nella legalità, in Sicilia come altrove».
La presidente ha ricordato che come CNA-Fita da anni «denunciamo il radicamento delle mafie in diversi settori produttivi tra questi il mercato ortofrutticolo di Vittoria, cosi come in altri mercati del centro Italia e sebbene le forze dell’ordine abbiano eseguito operazioni repressive importanti la situazione è a tutt’oggi drammatica». Da qui l’invito alle forze dell’ordine preposte di «proseguire con ancora più determinazione e vigore nelle azioni repressive e di contrasto» e «agli imprenditori onesti di non cedere alla paura ed alla rassegnazione».