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Attivato lo sportello unico ferroviario: un portale per pianificare trasporti merci sulle reti TEN

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Aprire i mercati e contenere la burocrazia in funzione della velocità del trasporto merci ferroviario. È l’obiettivo che si è posta l’Unione Europea quando, con il Regolamento UE n. 913/2010, ha pensato di realizzare gli sportelli unici ferroviari tra più paesi e lungo i corridoi comunitari. E tutto questo proprio oggi vede la luce con l’entrata in funzione degli sportelli unici informativi, attivati da Rete Ferroviaria Italiana, in collaborazione con gli altri Gestori europei di infrastruttura ferroviaria, che permetteranno di pianificare con molta più facilità il trasporto ferroviario delle merci verso il Nord e l’Est dell’Europa, avendo a disposizione, su un’unica piattaforma, tutte le informazioni relative a orari, servizi disponibili, prezzi/canoni, contratti e, in più, il catalogo delle tracce orarie offerte dai Gestori dell’infrastruttura alle imprese ferroviarie e ai soggetti che hanno interesse economico all’utilizzo della capacità internazionale riservata al traffico merci.

Per la precisione, le prenotazioni possono essere effettuate online, dalla piattaforma Path Coordination System (PCS), accessibile sul sito pcs.rne.eu/. Chi invece ha bisogno di informazioni dettagliate può consultare anche sui siti rfc-scan-med.eu e rfc-baltic-adriatic.eu

Da queste piattaforme, infatti, si può avere uno spaccato dei trasporti internazionali su due fondamentali corridoi ferroviari che transitano per l’Italia (oggi ribattezzati TEN-T core network): lo Scandinavia-Mediterraneo (relazioni Stockholm/Oslo – Copenhagen – Hamburg – Innsbruck – Palermo) e il  Baltico-Adriatico (collegamenti Gdynia – Katowice – Ostrava/Žilina – Bratislava/Vienna/Klagenfurt – Udine – Venezia/Trieste/Bologna/Ravenna/Graz – Maribor – Ljubljana – Koper/Trieste).

Quest’ultimo corridoio, in particolare, collega i porti dell’Italia settentrionale con quelli del mar Baltico in Polonia e unirà in pratica il porto di Ravenna con la città polacca di Gdansk. Per attivarlo è stata necessaria la collaborazione di Italia, Slovenia, Austria, Polonia e Repubblica Ceca.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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