Era piena notte quando gli agenti della polizia stradale di Novara hanno fermato un camion lungo l’autostrada Torino-Milano, all’altezza della barriera di Rondissone (Torino). E magari avranno sentito una sorta di solidarietà con l’autista al volante di quel veicolo, costretto come loro a lavorare di notte. Poi, però, una volta saliti a bordo del mezzo hanno subito scoperto una prima grave “dimenticanza”: quell’autista notturno, torinese di residenza e con 45 primavere alle spalle, stava viaggiando senza aver inserito la carta conducente nel tachigrafo.
A quel punto hanno chiesto all’autista notturno di favorire i documenti di viaggio e la patente. Ma mentre i primi li aveva regolarmente con sé, la seconda l’aveva dimenticata. Troppo strano. Così, quando gli agenti si sono messi in contatto con centrale e hanno comunicato il nome di quel 45enne amante della notte per consultare le banche dati della motorizzazione. E da lì è emersa una verità spiazzante: a quell’identità non corrispondeva il possesso di nessuna licenza di guida. Insomma, guidava, trasportava, lavorava, ma non ne aveva il titolo: la patente non l’aveva mai conseguita!
Così, non restava che una cosa da fare: sequestrare il veicolo con tutto il suo carico. Oltre che ovviamente mettere in colonna tutte le infrazioni e tirare le somme. Non sappiamo a quanto ammonta il conto finale, ma è certo che soltanto la guida senza patente – seppure adesso non è più reato, ma soltanto un illecito amministrativo (soltanto in caso di recidiva scatta l’arresto) – prevede una multa superiore ai 9.000 euro.
Una sanzione che quell’autista 45enne avrebbe voluto evitare in tutti i modi. E forse proprio per questo amava viaggiare di notte…