In uno scenario europeo che ha visto nel terzo trimestre 2019 un calo degli ordini in Germania e una situazione molto differenziata tra i vari Paesi europei, il mercato dei trasporti italiano riesce comunque a ottenere discrete performance, soprattutto sul fronte interno. Rispetto allo stesso trimestre del 2018, la crescita delle offerte di carico nella Penisola è stata infatti addirittura del 33%, anche se nel 2019 ci sono stati meno carichi del 2018 in rapporto ai veicoli disponibili (55-62% invece di 60-67%). È ciò che si deduce dai dati forniti puntualmente dal Barometro Trasporti di Timocom.
Ciò puntualizzato, il rapporto carichi-mezzi tra il nostro Paese e il resto del Continente è piuttosto statico, visto che si situa tra il 21 e il 35%, un risultato più basso di 15 punti percentuali rispetto al 2018. Nella giornata di ieri il barometro (alle ore 14.00) segnava un rapporto carichi:mezzi di 21:79. È un momento di stand-by, quindi, che accomuna le principali realtà europee, causato probabilmente dalle vicissitudini della Brexit.
Tuttavia all’interno dell’UE il terzo trimestre del 2019 ha dato vita a situazioni variabili da Paese a Paese. Ad esempio, come accennato, le aziende di trasporto in Germania hanno registrato meno ordini rispetto all’anno precedente, con una diminuzione da luglio a settembre dei trasporti nazionali su strada del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una tendenza al ribasso della domanda di servizi di trasporto dettata dalla bassa congiuntura fino a metà dell’anno, che però si è già arrestata. Attualmente il mercato si attesta infatti a un livello pari al 94% rispetto a quello dell’anno precedente. Il rapporto carichi:mezzi tra Italia e Germania è però oggi al 29:71, dato sicuramente poco lieto.
Se guardiamo poi all’Europa Meridionale, le forti piogge delle ultime settimane nell’area mediterranea e nell’Andalusia orientale hanno causato considerevoli perdite di raccolti di frutta e verdura, con una ripercussione sulle esportazioni su strada da questa regione, a cui si aggiunge lo stallo politico di una Spagna ancora senza governo. Questo panorama insicuro ha comportato un aumento del 14% dell’offerta di carichi verso la Spagna e del 12% verso il Portogallo. Qui l’Italia si difende con un 36%, in crescita rispetto ad agosto scorso.
Per quanto concerne gli sviluppi legati al Regno Unito, permane una grande confusione sul mercato europeo. Nello scorso trimestre, il numero complessivo di offerte di carichi dai Paesi dell’UE verso la Gran Bretagna è diminuito del 56%, mentre attualmente si torna a registrare un aumento dei trasporti oltremanica. L’isola albionica è il Paese di maggior soddisfazione anche per l’export tricolore, con un rapporto carichi:mezzi di 53/47.
Infine in entrata verso l’Italia spicca il 69% di carichi proveniente dall’Ungheria, seguito dalla buona prestazione dell’Austria (53/47).