Dal 12 agosto 2017 è chiusa la ferrovia della valle del Reno all’altezza di Rastatt vicino a Karlsruhe, a causa di un abbassamento delle rotaie di mezzo metro. E non riaprirà fino al prossimo 7 ottobre, di fatto tagliando il principale collegamento ferroviario via Svizzera tra l’Italia e la zona della Ruhr in Germania e il Benelux , nonché verso il Porto di Rotterdam. Molte aziende ferroviarie europee sono corse ai ripari per individuare soluzioni. Ma anche dall’Italia Fercam ha escogitate le sue. «Abbiamo attivato un sito apposito (http://update.FERCAM.com) – ha comunicato l’AD Fercam Hannes Baumgartner – che viene costantemente aggiornato, dove oltre alle notizie e informazioni generali sulla situazione si trovano anche i contatti dei nostri addetti di riferimento per clienti nazionali ed esteri».
Tutte le merci abitualmente trasportate via treno, i cui committenti saranno disposti ad accettare tempi di transito maggiori, nei limiti di capacità saranno convogliati su linee alternative a quella della Valle del Reno, oppure via Brennero. Proprio per questo l’azienda altoatesina si è già adoperata per ampliare le proprie capacità di trasporto sulla rotta via Brennero. Per le merci definite “time critical”, perché hanno dei tempi di consegna più stretti per non fermare catene di produzione, per l’approvvigionamento di mercato ovvero partenze prestabilite di navi container nel Porto di Rotterdam e/ o Anversa per l’ulteriore inoltro intercontinentale, ci si avvarrà del proprio parco automezzi nonché di operatori terzi che già sono al servizio di Fercam.
«La nostra flotta di automezzi propria è la nostra forza – conclude Baumgartner – soprattutto in queste situazioni, perché riusciamo a garantire il servizio ai nostri clienti. Peraltro già si sta riscontrando sul mercato trasportistico una certa difficoltà a reperire operatori terzi, ma questi casi di emergenza sono proprio la situazione classica della legge della domanda che incide sul prezzo dell’offerta».
Per la settimana scorsa gli operatori ferroviari avevano attivato deviazioni e alternative per il 50% dei treni interessati dall’interruzione di Rastatt, che grazie alle chiusure aziendali per le festività del Ferragosto sono in gran parte state in grado di soddisfare le esigenze più urgenti.