Doppio salto carpiato in avanti. Estremamente pericoloso, per sé e per gli altri. Tanto aveva predisposto un autista bulgaro di 50 anni che ieri, al casello di Verona Sud, è stato fermato e controllato dalla Polizia. Il primo “salto” sembrava una cosina da poco, di quelle viste tante volte: il collocamento della calamita sul giunto del cambio per inibire la registrazione del tachigrafo e oltrepassare a piacimento i tetti fissati dalla normativa sugli orari di guida e di riposo.
E qui è scattata la prima sanzione, con tutti gli annessi del caso: 1.696 euro di multa, patente sospesa per 3 mesi e 10 punti in meno sulla patente.
Zucchero rispetto al secondo “salto”. Al controllo della patente comunitaria, infatti, gli agenti veronesi si sono accorti che questo documento era stato alterato. In pratica la stessa patente era falsa. Ragion per cui scattava la seconda pesantissima sanzione di 4.130 euro con fermo del veicolo per tre mesi per trasporto internazionale abusivo.
Facciamo due conti. Il doppio salto è costato all’autista cinquantenne 5.826 euro, tre mesi senza patente, tre mesi senza veicolo. E quando tornerà a guidare si troverà anche con 10 punti in meno. Tanto varrebbe se smettesse: per lui e per tutti gli utenti della strada.