È stato un anno da record, il 2017, per le merci che hanno volato nei cieli italiani. Secondo il report annuale di Assaeroporti, l’associazione che raggruppa i 38 gestori aeroportuali italiani, il cargo aereo ha movimentato lo scorso anno 1,1 milioni di tonnellate di merce, con un aumento del 9,2% sul 2016 (corrispondente a 102 mila tonnellate in più). Un risultato in linea con il piano approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – e condiviso da 12 organizzazioni di settore – che conferma lo stato di buona salute del sistema aeroportuale tricolore nel settore delle esportazioni dei prodotti italiani all’estero.
La crescita italiana è infatti in linea con quella mondiale (+9,5%). Ricordiamo che nel mondo solo il 2% del tonnellaggio di merci è spostato via aria, ma il valore delle merci è il 35% del totale (beni di lusso).
All’interno di questa generale situazione di crescita, la parte del leone la fanno gli aeroporti lombardi, che nel 2017 hanno accentrato il 66,7% delle merci trasportate in tutta Italia, pari a un volume di 764 mila ton. Malpensa è il primo aeroporto d’Italia per il trasporto di merci con 589.719 ton (la metà del volume totale) e un incremento del 7,5% rispetto al 2016. Seguono Roma Fiumicino (185.900 ton, +15,5%), Bergamo Orio al Serio (125.900 ton, +6,9%), Venezia (60.900 ton), Bologna (56.100 ton), Brescia Montichiari (34.800 ton, con un sorprendente aumento del 42,4%), Roma Ciampino (17.000 ton), Milano Linate (13.800 ton, però in calo del 10%), Napoli (11.100 ton) e Pisa (10.600 ton).
Il cargo aereo è atteso a un’ulteriore espansione nei prossimi anni, alimentata dall’esplosione dell’e-commerce, che viaggia su aerei cargo per circa il 90% del totale. Per questo motivo le società di gestione aeroportuale hanno incluso nei piani di intervento opere infrastrutturali dedicate al trasporto delle merci per un importo pari a 157 milioni di euro nei prossimi 4 anni.