L’iniziativa internazionale Financialright claims chiederà di recuperare il sovrapprezzo anche nel periodo successivo alla condanna della Commissione Europea (1997-2012), poiché il costo degli autocarri non ha comunque subito ribassi significativi nei quattro anni seguenti.
Ci sono novità sull’azione collettiva risarcitoria contro il cartello dei costruttori di camion messa in campo dall’associazione internazionale Financialright claims. Come abbiamo più volte riportato, il cartello dei produttori di autocarri è un accordo segreto sui prezzi dei principali costruttori di veicoli pesanti – MAN, Volvo/Renault-Trucks, Daimler/Mercedes-Benz, Iveco, DAF e Scania – che la Commissione Europea ha sanzionato il 19 luglio 2016 come violazione della normativa antitrust dell’UE. La Commissione ha per questo motivo inflitto alle case costruttrici una multa di 2,9 miliardi di euro.
Ora gli autotrasportatori europei che, nel periodo incriminato, avevano acquistato un mezzo di quelle marche possono, attraverso la class action, tentare di recuperare il sovrapprezzo imposto dai produttori, che gli economisti stimano del 5-20% superiore a quello corretto. Il danno comprende sia la perdita subita dall’acquirente – il danno emergente – che il mancato guadagno – il lucro cessante – con gli interessi che decorrono dal momento in cui si è formato il danno (e non dalla data della domanda giudiziale).
La novità è che l’associazione promotrice della class action ha chiesto l’estensione del periodo di acquisto degli autocarri per i quali è possibile chiedere risarcimento dal 1.04.2004 fino al 31.12.2016.
Questo perché secondo gli avvocati dello studio legale americano Hausfeld – riconosciuto a livello internazionale per la tutela giudiziaria dei diritti e il risarcimento dei danni, in particolare in materia di antitrust – e gli economisti consultati gli effetti del cartello sono evidenti anche nel periodo successivo alla condanna della Commissione Europea (quindi tra il 2012 e il 2016), in quanto i prezzi degli autocarri non hanno in quello spazio di tempo subito significative modifiche al ribasso.
Per quanto riguarda la procedura di risarcimento, tutti coloro che hanno acquistato o avuto in leasing uno o più autocarri nel periodo sopra riportato possono partecipare all’azione collettiva risarcitoria. Nessuna spesa è a carico del richiedente.
Finora oltre 7500 aziende – per un ammontare di 150.000 autocarri – hanno aderito all’iniziativa.
Per ulteriori informazioni si può visitare il sito web https://truck-damages.com/stf/it dove è presente un formulario da compilare, non vincolante ai fini della causa – oppure contattare telefonicamente, per chiarire eventuali dubbi in materia e per assistenza nella registrazione, al numero +39 351 514 5239 oppure +48 501 963 022.