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Cassazione: «È un reato trasportare pane non imbustato»

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Trasportare prodotti alimentari in cattiva stato di conservazione è un reato. E lo si commette ogni qual volta si distribuisce un alimento senza rispettare la legge n. 283 del 1962 art. 5). Ma soprattutto – secondo la Corte di Cassazione (sentenza n. 35179/2016, depositata il 22 agosto 2016) – lo commette anche chi in un furgone trasporta del pane riposto all’interno di sacchi di carta riciclati (nel senso, utilizzati in precedenza per la farina) o in ceste di plastica forate e non coperte. Per questo motivo è stato condannato un uomo trovato a bordo di un furgone che, nel vano di carico, trasportava otto chili di pane e quattro staffe senza averli confezionati e quindi senza garantire che tali alimenti venissero in contatto con elementi contaminanti.

La difesa dell’imputato si era appuntata su due elementi:

–      Il fatto che il furgone in questione fosse abilitato al trasporto di derrate alimentari e quindi idoneo ad assicurare conservazione ai cibi;

–      Il fatto che il pane trasportato era in realtà destinato a consumi familiari.

Ma per la Cassazione tutto questo non aveva rilevanza in quanto, non essendo il pane preconfezionato, andava in ogni caso trasportato – come richiede la normativa (DPR n. 327 del 1980, art. 43 –  in modo che il pane stesso «risulti al riparo dalla polvere e da ogni altra causa di insudiciamento». Insomma, il pane andava per forza di cose imbustato o inserito in recipienti lavabili e muniti di una copertura con chiusura, così da scongiurare il contatto con altri elementi.

La cosa che interessa i trasportatori, però, è il passaggio della sentenza in cui la stessa Corte sottolinea che «l’obbligo di osservare la disciplina prevista dalla L. n. 283 del 1962 incombe anche al mero trasportatore, atteso che l’onere di assicurare le condizioni di conservazione degli alimenti, al fine di tutela della salute pubblica, sussiste in tutte la fasi dì distribuzione degli stessi». In pratica, il fatto che l’uomo alla guida del furgone non fosse un trasportatore non deve trarre in inganno, visto che in più occasioni la giurisprudenza ha sottolineato che le normative sanitarie vanno rispettate lungo tutta la filiera logistica che dal produttore conduce al consumatore

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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