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Con un’autocisterna provoca la morte di 5 persone: l’autista rischia 15 anni

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L’incidente è successo l’altro ieri, lungo la statale Brindisi-Bari, nei pressi di Fasano: un’autocisterna carica di 280 quintali di olio ha sfondato lo spartitraffico ed è andata a finire di traverso su tre auto che procedevano in direzione opposta, provocando la morte di cinque persone, compresa una bimba di tre anni. Oggi invece ci sono stati gli sviluppi imprevisti: Francesco De Sario, cinquantasettenne di Terlizzi (Bari), l’uomo cioè che conducente il camion, è risultato negativo all’alcoltest, ma da alcuni riscontri fatti la velocità con cui viaggiava era superiore ai limiti consentiti, in quanto procedeva a 85 km/h, quando non avrebbe potuto superare i 70 km/h. Deve rispondere di omicidio colposo plurimo, aggravato dalle violazioni del Codice della strada per velocità e distanza di sicurezza. In pratica rischia una pena fino a 15 anni di reclusione. E gli sarebbe forse andata anche peggio se il reato di omicidio stradale fosse già stato approvato da entrambe le Camere del Parlamento e non da una soltanto.

Per la cronaca, la bambina morta è figlia di un consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Casili. Era in viaggio insieme ai due nonni (i suoceri del politico Vito Muscatello e Rosetta Minerba), di 71 e 74 anni, deceduti anch’essi. Si è salvata soltanto la mamma della bambina, Marta Muscatello, ricoverata con una prognosi di 40 giorni. La quarta vittima è sempre un membro della stessa famiglia (Annamaria Minerba, di 71 anni), mentre la quinta è un calciatore del Brindisi, Leonardo Orlandino.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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