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Decontribuzione autisti sull’internazionale: esito dell’incontro tra governo e autotrasporto

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La decontribuzione degli autisti internazionali, così come prevista, non può attuarsi in quanto viola le normative comunitarie. Per aggirare l’ostacolo si farà ricorso al meccanismo del “de minimis”, che consente di non valutare come aiuti di Stato (come tali illegittimi) i fondi stanziati a favore delle imprese – in questo caso di autotrasporto – nei limiti dei 100 mila euro in un triennio. È questa il principale punto di incontro raggiunto tra ministero, rappresentato dal sottosegretario Simona Vicari, e le associazioni di categoria dell’autotrasporto nel corso dell’incontro che si è avuto lo scorso 26 ottobre. L’aspetto decisivo è che in questo modo i 65 milioni stanziati potranno essere fruiti ugualmente dalle imprese, anche se a questo scopo sarà necessaria una circolare dell’Inps, da emanare in tempi brevi, in cui chiarire modi e tempi per presentare le relative domande.

A prescindere però da questo passaggio – per alcuni versi ancora incompleto – appare importante dal punto di vista politico l’impegno sottoscritto dal sottosegretario Vicari di trovare un momento di coordinamento in sede di Presidente del Consiglio in cui raccogliere l’effettiva volontà del governo di difendere il sistema delle imprese di autotrasporto italiane e a quel punto scongiurare il rischio di siglare intese che non si riescono a concretizzare per intralci burocratici posti da qualcuno che non era presente all’intesa stessa.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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