Luigi Di Maio, ha annunciato a chiare lettere che il previsto inizio al 1° luglio della fatturazione elettronica per gli acquisti di carburante a soggetti con partite Iva slitterà al 1° gennaio 2019, quando diventerà operativo per tutte le operazioni commerciali che comportano l’emissione di una fattura (sia B2B che B2C). Il ministro ha spiegato che l’anticipo di sei mesi per la fatturazione era giustificato dalla volontà di sperimentare il nuovo sistema. Lo stesso concetto è stato spiegato anche oggi pomeriggio alle rappresentanze sindacali dei distributori di carburanti, che hanno deciso di annullare lo sciopero in programma per il 26 giugno. «La volontà di questo governo è effettuare il passaggio, ma ascoltando anche i gestori degli impianti di servizio. È evidente che sia stata lanciata una novità senza dare il tempo e gli strumenti per attrezzarsi».
Per formalizzare la decisione si dovrà attendere il consiglio dei ministri dei venerdì prossimo, quando si dovrebbe varare il decreto dignità che, oltre a questo rinvio, dovrebbe contenere anche altri provvedimenti di interesse per l’autotrasporto. Tra questi ricordiamo il giro di vite sul lavoro somministrato e su quello a termine, così come il maggior rigore verso le delocalizzazioni effettuate da imprese che abbiano incassato contributi pubblici. Inoltre, ha aggiunto Di Maio «vogliamo abolire con effetto immediato spesometro, redditometro, split payment e studi di settore. Tutto ciò che mette i bastoni tra la ruote a cittadini e imprese da qui ai prossimi mesi dev’essere semplificato o eliminato del tutto».