20 milioni per il recupero del Servizio Sanitario Nazionale
60 milioni per le spese non documentate
120 milioni per il rimborsi pedaggi
40 milioni per investimenti, aggregazioni, ristrutturazione del settore
10 milioni per attività formative
È questa la modalità con cui ieri pomeriggio governo e associazioni di categoria si sono accordati per ripartire i 250 milioni che la legge di Stabilità destina al settore dell’autotrasporto. Come si vede però ci sono alcune riduzioni rispetto allo scorso anno, quando però il monte di contributi arrivava a 300 milioni. Per la precisione diminuiscono di 11 milioni i rimborsi autostradali, di appena 2 milioni il recupero del SSN, di 53 milioni le spese non documentate. Rimane uguale il contributo per la formazione, mentre cresce da 15 a 40 milioni quello per gli investimenti.
Tutti contenti dunque? A rilasciare le prime dichiarazioni – decisamente entusiastiche – sono i presidenti delle due associazioni artigiane, CNA-Fita e Confartigianato Trasporti, che avevano alzato barricate in particolare sulla conservazione del contributo per le spese non documentate.
In particolare Cinzia Franchini «esprime soddisfazione» non soltanto rispetto alla conferma delle risorse economiche per l’autotrasporto destinate alle spese non documentate che – osserva – «in questa negativa congiuntura economica, sono vitali per la sopravvivenza delle piccole e medie imprese italiane», ma anche perché il governo «harecepito la richiesta avanzata dall’associazione artigiana di estendere, ancora per almeno un anno, la possibilità di dimostrare il requisito della capacità finanziaria attraverso una polizza assicurativa anche per le imprese che già operano sul mercato e non solo per le nuove iscritte all’Albo dell’autotrasporto».
E anche Amedeo Genedani si pone sulla stessa linea, sottolineando come la conferma delle risorse per le spese non documentate sono il frutto di una «sollecitazione» della stessa associazione.
In base a quanto promesso dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro nei prossimi giorni dovrebbero essere emanate alcune circolari esplicative che recepiscono e chiariscono diverse criticità portate all’attenzione del ministero, dalla scheda di trasporto ai tempi di pagamento.