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Esce indenne dall’incidente, ma viene ucciso dal camion fermatosi per soccorrerlo

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Quando si dice il destino… Capita che un uomo di 35 anni, nativo di Eraclea, in provincia di Venezia, ma domiciliato a San Giorgio di Livenza insieme alla fidanzata, stesse lasciando la casa dei genitori nei pressi di Ponte Crepaldo a bordo della sua auto. Erano le quattro del mattino e capita che l’uomo, al secolo Denis Dorigo, perdesse il controllo della sua vettura e andasse schiantarsi contro un platano. Il frontale dell’auto si restringe di qualche decina di centimetri, ma il sistema di protezione passiva e in particolare gli airbag proteggono Denis e lo fanno uscire praticamente illeso dal brutto incidente. Tanto che a quel punto abbandona il mezzo, percorre pochi passi, quando sulla strada transita un altro veicolo. Per la precisione si tratta di un camion per la raccolta rifiuti in forza della Fratelli Busato che evidentemente a quell’ora andava già verso il lavoro. Ma capita pure che l’autista del mezzo pesante, un cinquantanovenne di Marcon, di fronte alla scena dell’auto finita fuori strada reagisce come una qualunque persona per bene avrebbe fatto, anche perché il soccorso in questi casi è prescritto dal codice della strada. Vale a dire, parcheggia il camion vicino alla vettura incidentata, scende per parlare con Denis, sincerarsi della sua condizione e annunciare l’intenzione di chiamare i soccorsi medico-sanitari. La reazione del trentacinquenne, però, è stranamente scontrosa. D’altra parte, sono le quattro del mattino, ha appena distrutto l’auto ed è comprensibilmente nervoso. E forse anche per questo dichiara di non aver bisogno di assistenza perché sta bene e si muove sulle sue gambe.

Cosa sia capitato a quel punto risulta un po’ difficile da capire. L’autista del camion infatti risale in cabina, mette in moto, percorre quindici, massimo venti metri e a quel punto sente un tonfo sordo in corrispondenza delle ruote posteriori sinistre. Non capisce, si ferma e scende. Così può assistere con i suoi occhi alla paradossale tragedia: steso a terra sotto le ruote del camion c’è Denis. Il suo corpo, schiacciato dal peso, ha già esalato l’ultimo respiro. Il destino aveva spostato di un quarto d’ora avanti l’appuntamento con la signora morte in modo beffardo e comunque difficilmente comprensibile.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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