Notizie di rapine a veicoli che trasportano merci sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma questa estate ha suscitato scalpore l’episodio capitato ad agosto a uno sfortunato camionista di 38 anni di Spoltore (Pescara), che stava viaggiando a bordo del sup mezzo per distribuire surgelati ai supermercati della zona. Un mezzo da distribuzione, a temperatura controllata e che quindi è assolutamente necessario che sia chiuso perfettamente. Sicuramente anche per questo motivo quando l’autista si è visto affiancare in località Madonna del Buon Consiglio (in provincia di Chieti) da un’auto con a bordo tre giovani che gli segnalavano l’apertura del portellone posteriore, si è subito fermato. A quel punto è sceso dal veicolo per andare a verificare la cosa, peraltro facendo verso l’auto dei tre giovani ampi cenni di ringraziamento. «Buona gente», avrà pensato. Un pensiero ingenuo che è subito abortito. Perché, tempo pochi secondi, l’auto si è fermata dietro al veicolo del trasportatore e, sempre in pochi secondi, i tre giovani sono scesi e si sono lanciati contro l’uomo che stava ancora finendo di ringraziare. E lì botte: calci, pugni, percosse di ogni tipo, ma non per trafugargli il carico di surgelati che aveva in consegna, quanto per svuotare il suo portafogli. Ingenui pure loro: complessivamente il 38 enne trasportatore aveva con sé appena 70 euro. E con quelli in mano i tre giovani sono rimontati sull’auto per dileguarsi in fretta.
Il trasportatore, confuso e dolorante, ha chiamato i carabinieri e quindi i soccorsi medici. Dopo il ricovero in ospedale, gli hanno riscontrato lesioni guaribili in 15 giorni. Per rimuovere rabbia e paura, invece, ci vorrà molto di più.