Anche il 10 dicembre la protesta di Forconi e dintorni è andata avanti. I disagi sulle strade, un po’ come accaduto il 9 dicembre, ci sono stati seppure in maniera abbastanza localizzata. Ma il grosso della protesta potrebbe essere riservato a domani quando si preannuncia una grande manifestazione nel caso in cui il governo Letta dovesse ottenere la fiducia. Finoa oggi, infatti, Mariano Ferro, storico leader dei Forconi, ha precisato che «Non è il momento di andare a Roma. Bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l’adrenalina degli italiani».
Ma già domani le cose come detto potrebbero cambiare: «Oggi decideremo come portare avanti la nostra mobilitazione – ha raccontato Danilo Calvani dei Forconi – Se i politici non andranno a casa e domani sarà votata la fiducia al governo Letta, ci sarà un’azione eclatante non violenta a Roma e forse in altre città: non ci arrendiamo».
Gli ha fatto eco anche il segretario generale di Trasportounito: «Basta con i giochini del sottosegretario Girlanda e del ministro Lupi impegnati a negare l’esistenza del fermo e le ragioni della protesta, pur in presenza di ordinanze prefettizie che ricordano periodi bui della storia italiana; se insistono, senza preavviso, porteremo sui camion la nostra protesta a Roma».
La cronaca della giornata di oggi ha registrato i seguenti episodi:
– in Liguria ci sono stati blocchi stradali a Imperia, con la chiusura dell’accesso allo svincolo di Imperia Est della A10, mentre a Savona è stato sgomberato il presidio sulla via Aurelia, a Genova i manifestanti si sono concentrati in zona Corvetto.
– Torino è stata ancora una delle città più calde. Nel pomeriggio sono partiti i blocchi per occupare la tangenziale e la superstrada verso l’aeroporto. Nella notte, era stata fermata per qualche ora l’uscita dei camion dai mercati generali di Orbassano (peraltro qualcosa di analogo è accaduto anche all’altro grande mercato del Centro Sud, quello di Fondi). Blocchi con trattori anche all’uscita di Avigliano est dell’autostrada Torino Bardoneccchia.
– A Milano un corteo ha sfilato davanti al palazzo della Regione e un altro a Piazzale Loreto.
– in Veneto il punto più critico è stato ancora il casello di Soave sulla A4, chiuso sia in entrata che in uscita a causa della presenza di centinaia di manifestanti, soprattutto della Life, degli allevatori dei Cospa del latte e del movimento autonomo degli autotrasportatori. Altre proteste al casello di Montecchio Maggiore, nel vicentino, a Cittadella (Padova) e al casello di Treviso Sud, sulla A27, sulla statale Pontebbana a Ponte della Priula (Treviso).
– In Friuli Venezia Giulia grande manifestazione a Monfalcone, con un corteo di un migliaio di persone partito dalla Fincantieri per attraversare la città e bloccando il traffico per qualche ora.
– al Sud si sono registrati blocchi sulla dalla protesta, a Napoli, mentre in Puglia è rimasta bloccata la tangenziale di Bari in direzione sud la SS16 a Foggia.