Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneFinanza e mercatoEni, rotta su Livorno per realizzare la terza bioraffineria in Italia

Eni, rotta su Livorno per realizzare la terza bioraffineria in Italia

Dopo quelle già attive di Venezia e Gela, la società ha confermato la decisione di investire nella raffineria situata all'interno dell'area industriale livornese. Un progetto ambizioso che avvalora la strategia di decarbonizzazione di Eni, volta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e ad aumentare la capacità di bioraffinazione dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate/anno agli oltre 5 entro il 2030

-

Rotta su Livorno per la realizzare la terza bioraffineria in Italia, dopo quelle già attive di Gela e Venezia. È quanto annunciato da Eni, che ha confermato la decisione di investire nella raffineria situata all’interno dell’area industriale livornese (il progetto era stato presentato nel 2022) per convertirla in bioraffineria. Si tratta di un progetto ambizioso che conferma la strategia di decarbonizzazione di Eni, volta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e ad aumentare la capacità di bioraffinazione dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate/anno agli oltre 5 entro il 2030.

Ma soprattutto, è un chiaro segnale di come Eni intenda proseguire nella direzione dei biocarburanti, che, secondo la società, possono dare già da oggi un contributo importante alla decarbonizzazione della mobilità, anche del trasporto pesante. Tale investimento trova ragion d’essere, spiegano da Eni, «sia per rispondere agli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dalla RED III di recente approvazione (Renewable Energy Directive), sia per gli obblighi di immissione al consumo di biocarburanti in purezza definiti dalla normativa italiana». Senza contare che, a livello globale, «alcune stime prevedono che la domanda di biocarburanti aumenterà del 65% nel periodo 2024-2028».

Il progetto della realizzazione della bioraffineria di Livorno è in attesa del completamento delle autorizzazioni e prevede la costruzione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati: un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining da 500mila tonnellate/anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano. Le aree dove sono previsti i tre nuovi impianti per la bioraffinazione sono già cantierizzate per i lavori preparatori e l’avvio della costruzione è previsto dopo l’ottenimento dell’autorizzazione di legge, con completamento e avvio entro il 2026.

Gli impianti saranno in grado di trattare diversi tipi di cariche biogeniche, prevalentemente scarti e residui di origine vegetale, per produrre HVO diesel, HVO nafta e bio-GPL.

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link