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MSC conquista l’80% del terminal container di Trieste e lascia la gara su ITA

Fino a ieri il gruppo di Gianluigi Aponte controllava il 50% del Trieste Marine Terminal tramite TIL. Adesso acquisisce un altro 30% dall’altro socio paritetico, la TO Delta della famiglia Maneschi. E nelle stesse ore fa un passo indietro dalla partita che si gioca sui cieli italiani

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Cambia, ma soltanto nel peso, la composizione societaria del Trieste Marine Terminal (TMT), il terminal container al Molo VII del porto di Trieste. Perché se fino a ieri c’erano due soci paritetici, vale a dire TO Delta da una parte e TIL dall’altra, entrambe con un 50% a testa, adesso il primo scende al 20%, mentre il secondo sale all’80%. Dietro alle due realtà ci sono presenze proprietarie diverse. Dietro TO Delta c’è la la famiglia Maneschi e in particolare Antonio, figlio di Pierluigi scomparso nel 2019. Dietro a TIL, invece, c’è Gianluigi Aponte o, per meglio dire, il gruppo MSC che la utilizza soprattutto per gli investimenti nei terminal marittimi. 

La tempistica dell’operazione è molto importante. Il TMT, infatti, è prossimo a una fase di potenziamento finanziato con 150 milioni di euro, destinati all’ampliamento della banchina e all’incremento della capacità complessiva del terminal che, a regime, dovrebbe lievitare a 1,2 teu

Ciao cielo

Mentre conclude questo investimento il Gruppo Msc prende le distanze, invece, dalla gara per la privatizzazione della compagnia aerea Ita Airways, partita che giocava unitamente alla tedesca Lufthansa, seppure con una quota prevalente (dell’80% della società su cui era stata presentata un’offerta, ne copriva il 60%). A comunicarlo è la stessa società che giustifica il passo indietro in modo molto sintetico: non ne ravvisa le condizioni nell’attuale procedura.

La cosa curiosa è che all’apertura della data room Lufhtansa si è presentata ugualmente, seppure in solitudine, anche se non ha ancora formalizzato un’offerta precisa. In ogni caso, malgrado a questo punto venga meno l’integrazione con il segmento cargo garantito da MSC, la compagnia tedesca ha comunque confermato interesse nell’operazione. 

In ogni caso, dopo la decisione del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, di continuare la trattativa senza riconoscere l’esclusiva alla cordata MSC-Lufhtansa, rientra nella partita anche il fondo statunitense Certares, che aveva proposto di acquistare il 50% più un’azione di ITA in alleanza con Air France e Delta.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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