Il porto di Trieste chiude il primo semestre 2025 sostanzialmente in linea con i volumi dell’anno precedente. Sono state movimentate 28,7 milioni di tonnellate di merce (-0,21%), a conferma della resilienza dello scalo in un momento di transizione, segnato da una congiuntura internazionale complessa e anche dalla ridefinizione degli equilibri nel traffico container dopo lo scioglimento dell’alleanza 2M tra Maersk e MSC, che ha avuto ricadute sulle strategie di movimentazione a livello globale.
Ro-Ro in ascesa, container in lieve calo
A trainare la performance semestrale è il comparto Ro-Ro, che cresce del 5,28% con 155.391 unità transitate. L’Autostrada del Mare conferma la sua vitalità, con 477 toccate nave, ben il 18,95% in più rispetto al primo semestre 2024, segno della solidità delle rotte verso la Turchia e della piena funzionalità del corridoio adriatico.
Sul fronte container, invece, si registra una flessione dell’1,74%, con 383.008 TEU complessivi. Tiene però il traffico diretto da e per il territorio (gateway), in crescita del 5,30% (273.758 TEU), mentre cala il transhipment (109.250 TEU, –15,85%).
Merci varie stabili, rallenta la ferrovia
Le merci varie restano pressoché stabili con 8,9 milioni di tonnellate (+0,15%), mentre le rinfuse liquide calano lievemente a 19,7 milioni (–0,34%). Le rinfuse solide, seppur su volumi ridotti, totalizzano 54.950 tonnellate (–7,95%), ma con alcune voci in controtendenza: i cereali salgono a 39.598 tonnellate (+24,24%) e i prodotti metallurgici raddoppiano (1.150 tonnellate, +100%).
Il traffico ferroviario resta penalizzato: sono stati movimentati 4.058 treni (–0,78%), un dato influenzato dai lavori sulla linea dei Tauri, conclusi a metà luglio, e dal cantiere ancora aperto sulla Pontebbana, con fine prevista per agosto.