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Primo trimestre 2023: Volvo vende in Europa 600 camion elettrici da 16 ton

Sono troppo pochi per gioire? Per certi versi sì, ma sono comunque quattro volte tanto rispetto a quelli che la casa svedese aveva venduto nello stesso periodo del 2022. Tanto che, se allora deteneva una quota del 32%, adesso sale al 50%. Peccato che l’Italia ancora non riesca a fornire un contributo significato a questa corsa verso la decarbonizzazione del trasporto

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Non è una propriamente una grande fiera, ma piuttosto un piccolo mercato di quartiere quello dell’elettrico, fatto di numeri piccoli. Eppure è prezioso soprattutto per l’immagine. E chi, quindi, in questo contesto commerciale eccelle giustamente vuole evidenziarlo. Parliamo di Volvo Trucks, costruttore partito quasi in anticipo rispetto ai tempi nella corsa all’elettrificazione della gamma. E adesso, dopo lo spunto iniziale – evidentemente strapieno di coppia (chiaro il riferimento, no?) – si guarda alle spalle soddisfatto. Nel complesso, da quando cioè è partita questa corsa verso la decarbonizzazione dei trasporti ha venduto quasi 5.000 camion elettrici in 40 paesi. Nel primo trimestre di quest’anno, in un contesto economico che almeno in Europa non fa certo faville, si è addirittura migliorata, arrivando a immatricolare soltanto nel Vecchio Continente qualcosa come 600 veicoli elettrici da 16 tonnellate, esattamente quattro volte tanto rispetto a quanto aveva fatto nello stesso periodo del 2022. Quindi camion veri, di quelli grandi, ma sempre – come si diceva – in un mercatino rionale. Prova ne sia che 600 veicoli valgono una quota di mercato del 50%. E quindi – diciamolo – parliamo di un mercato da 1.200 pezzi, rispetto al quale l’Italia – diciamolo ancora più forte – non copre nemmeno un paio di punti percentuali. Vanno molto meglio, invece, Germania. Francia e Paesi Bassi e non perché lì gli autotrasportatori hanno un animo più sensibile all’ambiente, ma perché in quei contesti quando compri un camion che non inquina lo considerano un acquisto socialmente utile. Che produce cioè benefici per la collettività e quindi per tutta la collettività e quindi è conseguente che ti venga concesso un pesante contributo tramite le casse statali.

Roger Alm, presidente di Volvo Trucks

Grandi contributi per un mercato piccolo che però, come dicevamo, è una nicchia che fa immagine e che comunque cresce. Ed è significativo che Volvo cresca addirittura più del mercato se è vero – com’è vero – che lo scorso anno con un mercato molto più piccolo deteneva una penetrazione del 32%. Fa bene quindi a gioire il presidente di Volvo Trucks, Roger Alm, sottolineando che come «il nostro impegno per un trasporto sostenibile sta chiaramente dando i suoi frutti». Se non può dirlo lui che ha in mano la metà del mercato…

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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