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Frana sulla Catania-Messina: Sicilia spezzata in tre, trasporti nel caos

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Colpita dalle frane, la Sicilia si spezza in tre. Dopo il cedimento dell’aprile scorso del viadotto Himera sull’A19 Palermo-Catania, ora tocca purtroppo all’A18 Catania-Messina, colpita ieri da una grossa frana proveniente dalla collina di Letojanni. Il tratto autostradale tra Giardini Naxos e Roccalumera è chiuso in entrambi i sensi di marcia. Già un primo “scivolamento” della collina che sovrasta Letojanni si era registrato lo scorso 2 ottobre: il Consorzio per le Autostrade Siciliane era immediatamente intervenuto per la messa in sicurezza della viabilità e l’eliminazione del materiale franoso con contenimento del costone. Ma ieri la frana si è nuovamente mossa e la situazione si è aggravata. Sull’autostrada sono state istituite due uscite obbligatorie: una a Roccalumera (per gli utenti provenienti da Messina) e la seconda allo Svincolo di Giardini Naxos (per quelli provenienti da Catania).

Il problema è particolarmente tragico per gli autotrasportatori. L’A18, dopo il cedimento del viadotto Himera, era diventata l’unico collegamento veloce per i camion che dovevano raggiungere il capoluogo siciliano: altri mezzi pesanti che si sono aggiunti a quelli che già ogni giorno percorrevano la Catania-Messina, anche per raggiungere i traghetti per Villa San Giovanni.

I camion sono rimasti fermi o sono stati molto rallentati perché lungo la statale 114, sulla quale è stata deviata la circolazione, c’è un angusto sottopasso che rende arduo il transito ai camion. File allucinanti si sono formate sull’autostrada all’imbocco di Roccalumera; un serpentone ininterrotto di auto e tir, mentre il carico di un camion nel frattempo si è riversato sulla SS114, paralizzando letteralmente dieci chilometri di strada statale. Ieri, dopo la frana, è stata prevista la partenza di alcuni navi con a bordo tir, dal molo Norimberga di Messina con destinazione Catania. Circa 40 autoarticolati sono così potuti arrivare via mare a Catania, lasciando le aree di sosta a San Filippo, dove erano stati parcheggiati.

Nella notte è stato riaperto il tratto della A18 in direzione Messina, mentre in direzione Catania si prosegue a percorrere la Statale 114. 

Certo è che la Sicilia pare sbriciolarsi sempre di più. Alessandro Pagano, deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc), presenterà al riguardo un’interrogazione parlamentare: “È ora che il ministro dei Trasporti Delrio – afferma – intervenga con una task force affinché si prendano davvero provvedimenti strutturali, si pianifichi e si programmi una road map di interventi che tenga conto dei problemi di dissesto idrogeologico e si pensi anche a commissariare quegli enti la cui inefficienza continuano a pagarla i cittadini».  

Di certo, come spiega l’Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori edili, tutte le derrate alimentari di ieri sono state portate al macero e quasi tutte le province dell’isola hanno sofferto per la difficoltà di approvvigionamento di merci e generi di prima necessità. Una situazione onestamente non più sopportabile per il trasporto siculo.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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