Non ci facciamo mancare niente. È questo l’approccio con cui un autista trentenne di una ditta di Lecce considerava il lavoro. Perché altrimenti non si riuscirebbe a giustificare il suo comportamento. Pensate che la polizia stradale della provincia pugliese lo hanno fermato mentre viaggiava lungo la statale che collega Brindisi a Lecce nel bel mezzo di un giorno festivo, domenica 24 giugno. Giornata in cui – lo sanno tutti, a maggior ragione un autista professionista – è vietato circolare.
Senonché, a quel punto gli agenti gli hanno controllato anche il tachigrafo e lì si sono accorti che l’autista aveva realizzato una manomissione molto «fai-da-te», utilizzando un magnete per bloccare la trasmissione dei dati allo strumento. A quel punto, controllando le generalità tramite la centrale, gli agenti hanno appurato che l’autista che si trovavano davanti aveva perso la patente già nel 2017, in quanto aveva rifiutato di sottoporsi ai controlli necessari per verificare il suo stato psico-fisico.
Da lì è venuto l’impulso di effettuare una perquisizione in cabina utilizzando dei cani antidroga. E in effetti, all’interno di una zaino i poliziotti hanno trovato un piccolo contenitore con dentro cinque grammi di marijuana. Così, hanno trasferito lo stesso conducente in ospedale e per verificare, tramite test, se per caso avesse anche fatto uso di quella sostanza prima di mettersi alla guida. E il test ha avuto esito positivo.
A quel punto hanno tirato le somme: circolazione in giornate di divieto, manomissione del tachigrafo, guida sotto effetto di stupefacenti (rispetto alla quale, peraltro, risultava recidivo). In più c’era il possesso della marjuana rinvenuta in cabina. E come se non bastasse, a tutto questo è stato anche aggiunto un lungo elenco di violazioni dei tempi di guida e di riposo accertati dagli agenti scaricando gli ultimi 28 giorni tenuti in memoria dal tachigrafo: mancato rispetto delle pause giornaliere, mancato rispetto dei tempi di guida giornalieri, mancata fruizione del riposo giornaliero e di quello settimanale.
L’uomo è stato denunciato, ma la polizia non ha rivelato l’ammontare complessiva delle sanzioni pecuniarie. Forse perché la cifra appariva particolarmente roboante…