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I costruttori di camion hanno danneggiato gli acquirenti: prima sentenza in Germania sul trust europeo

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Colpevoli di aver danneggiato gli acquirenti di camion: è questo il primo verdetto emesso da un Tribunale tedesco (per la precisione quello regionale di Hannover) sulla richiesta di risarcimento danni avanzata dagli acquirenti dei veicoli pesanti nei confronti dei costruttori, già ritenuti colpevoli dall’Unione europea di aver costituito un cartello con cui di fatto si falsava la concorrenza. Le due parti contrapposte in questo caso specifico erano da un lato MAN, il costruttore bavarese del gruppo Volkswagen accusato di aver partecipato al cartello, ma sollevato da multe per aver fornito un decisivo contributo alle indagini, e dall’altro la municipalità di Göttingen, la quale aveva appunto acquistato degli autocarri quando il cartello era in essere.

Il Tribunale di Hannover non ha ancora quantificato il risarcimento del danno né il calcolo degli interessi, ma ha usato una sorta di presunzione, argomentando che siccome il cartello è acclarato e siccome dal cartello quasi sicuramente si sono generati dei sovrapprezzi, altrettanto sicuramente si sono prodotti dei danni.
In realtà c’è un passaggio della sentenza in cui indirettamente viene fornito un dettaglio utile anche a determinare il danno ed è quello in cui si giudica valida una clausola delle condizioni generali del contratto stipulato tra la città di Göttingen e MAN in cui si prevede un risarcimento del 15% nel caso in cui gli acquisti siano stati danneggiati da violazioni di norme antitrust. E tale percentuale è stata giudicata dal Tribunale come congrua o comunque non eccessiva rispetto all’entità del danno valutato in giudizio.

Per quanto riguarda una presunta prescrizione richiesta da MAN, la Corte ha ritenuto che il venire a conoscenza delle prime inchieste effettuate dalla Commissione europea non rappresenta da solo un indizio utile a far scattare il tempo di maturazione della prescrizione. Mentre invece, secondo il Tribunale la città di Göttingen non disponeva di conoscenze sufficienti a tal fine almeno fino a quando non è venuta a conoscenza della decisione della Commissione datata luglio 2016. 

Altri processi in cui si discute delle richieste di risarcimento danni contro i costruttori di camion giudicati colpevoli di cartello dalla Commissione (MAN, Daimler, Iveco, Volvo/Renault, DAF e Scania) sono iniziati in queste settimane anche nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Spagna e in Germania. In Italia ci sono molte associazioni che si sono fatte propotrici, ma al momento attuale non si è ancora giunti in udienza.

Quanti sono nel complesso questi processi? Difficile dirlo con precisione. In base ai calcoli effettuali dalla stampa tedesca in Germania ci sarebbero almeno un centinaio di azioni di risarcimento danni. E tutto lascia presumere che la sentenza di Hannover possa assumere un valore di precedente, al quale le altre finiranno per allinearsi. 

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