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Il gruppo Volvo licenzia il presidente per sostituirlo con l’attuale n.1 di Scania

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Colpo di scena al vertice del Gruppo Volvo. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di affidare l’incarico di presidente e di amministratore delegato a Martin Lundstedt, vale a dire quello che al momento attuale è il dinamico e intraprendente amministratore delegato di Scania. Lundstedt ha 47 anni e assumerà l’incarico a partire dal prossimo ottobre. Fino a quel momento a guidare la società, rimasta orfana – dopo quattro anni di lavoro – dell’attuale AD Olof Persson, sarà il direttore finanziario Jan Gurander.

Cosa c’è dietro questa scelta? Il comunicato ufficiale della casa svedese parla di ingresso del Gruppo in una nuova fase, mirata essenzialmente alla crescita e alla maggiore redditività, quando invece i tre anni passati sono stati concentrati soprattutto sul rinnovamento del prodotto.

In realtà, tutti gli analisti sostengono che Persson fosse preso di mira soprattutto per i modesti risultati ottenuti e per i margini di profitto giudicati insufficienti da una parte degli azionisti, in particolare da Cevian Capital che detiene il 14% dei voti in Volvo, vale a dire il secondo pacchetto per peso. Anche se paradossalmente viene sostituito proprio quando l’ultimo periodo di guida aveva prodotto risultati più che soddisfacenti. Nel primo trimestre 2015 gli utili operativi sono cresciuti da 2,59 a 4,60 miliardi di corone (da circa 280 a 500 milioni di euro), ha incrementato le vendite nette del 13,9% a 74,8 miliardi di corone (oltre 8 miliardi di euro) a fronte del progresso del 3% degli ordinativi di camion. Molto meglio sono andati i bus (+41%), molto peggio i macchinari da costruzione (- 24%). Il risultato operativo, escluse le spese di ristrutturazione del trimestre, sono quasi quadruplicate, mentre il margine operativo (comprese le spese di ristrutturazione) è praticamente raddoppiato rispetto al 3,1% del primo trimestre 2014.

Ma evidentemente il cda ha valutato insufficiente questo risultato, anche in considerazione degli ambiziosi obiettivi indicati (e in buona parte mancati) dallo stesso Persson, che aveva promesso una riduzione dei costi di circa 10 miliardi di corone.

In più, in casa Volvo c’è anche la preoccupazione di guardarsi le spalle dalle ambizioni di Volkswagen, guidata da qualche settimana da Andreas Renschler, già noto per aver contribuito a fare di Daimler AG il primo produttore mondiale di veicoli commerciali. E uno delle prime sfide di Renschler sarà proprio quella di integrare il settore truck di Volkswagen con la tedesca MAN e proprio con la svedese Scania condotta fino a ieri da Lundstedt. A guidarla da domani, infatti, sarà Per Hallberg, Executive Vice President e Responsabile Produzione e Logistica.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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