La guerra degli AutoSock, meglio note come «calze da neve», scrive un’altra puntata. Ma tutto lascia presumere che non sarà l’ultima. Stavolta è infatti il ministero dell’Interno a entrare in scena inviando una circolare inviata alle prefetture lo scorso 5 novembre con cui sceglie una linea cautelativa, valutando come opportuno, prima di comminare sanzioni che poi potrebbero generare contestazioni (letteralmente la circolare parla di “atteggiamento operativo da parte degli organi di polizia stradale, suscettibile di contestazione“), attendere l’esito del ricorso presentato dal ministero dei Trasporti al Consiglio di Stato.
Per spiegare cosa sia questo ricorso va fatto un riassunto delle puntate precedenti. Per la precisione bisogna ricordare che inizialmente la Motorizzazione (e quindi il ministero dei Trasporti) aveva di fatto sancito con un procedimento dell’11 luglio 2012 la non conformità delle calze da neve ai requisiti richiesti dal decreto del 10 maggio 2011. Poi però il TAR aveva annullato tale provvedimento. Subito dopo però il ministero dei Trasporti valutandolo invece corretto aveva deciso di ricorrere al Consiglio di Stato.
Insomma, inizialmente le calze da neve erano state bocciate, poi rimandate a settembre e adesso lasciate in attesa di giudizio.
Di fronte a tale incertezza il ministero dell’Interno ha deciso che è meglio rimanere fermi, senza multare, in attesa che il più alto organo di giustizia amministrativa chiarisca la vicenda.