In questa estate funestata da incidenti stradali gravissimi, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha annunciato misure più severe per chi utilizza il cellulare mentre guida.
«Penso sia giunto il momento di valutare qualche intervento nel Codice della strada sull’uso degli smartphone alla guida e di inasprire qualche sanzione», aveva detto il ministro alla fine del mese di luglio in audizione al Senato. Ieri, in una intervista rilasciata al Mattino di Napoli, Toninelli è stato ancora più esplicito annunciando «stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni» per chi usa il telefono cellulare mentre sta guidando «fino all’eventualità del ritiro immediato della patente. Ma prima ancora di una scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani. Senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali». Per il ministro il flagello degli incidenti causati dal cellulare al volante «è un fenomeno gravissimo, perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi».
L‘Istat tra le cause primarie degli incidenti stradali segnala la distrazione, in crescita esponenziale, soprattutto a causa dell’uso scorretto dei cellulari, non solo per parlare ma anche per leggere e inviare messaggi, postare sui social, navigare in rete. Degli oltre 35 mila incidenti stradali verificatisi nel 2017, il 16% è stato causato da disattenzioni. E le maggiori disattenzioni sono collegate proprio all’uso dello smartphone come telefono o navigatore. «Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate», si legge nella relazione Istat, «risultano l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida».
Uno studio del MIT riporta che il rischio di incidente per chi usa smartphone o simili alla guida è fino a quattro volte superiore rispetto a chi non li utilizza. Le infrazioni dovute all’uso del telefono nel 2017 sono state 61.829, il 7,1% in più rispetto al 2016.
Dati che hanno portato il ministro Toninelli ad annunciare le misure più severe nel Codice della Strada per chi usa il cellulare al volante, fino anche al ritiro immediato della patente. L’articolo 173 del Codice della Strada ora vieta l’uso di cellulari o smartphone alla guida; sono permessi gli auricolari (solo su un orecchio per percepire i rumori della strada) e i sistemi di viva voce per le telefonate, mentre è vietato mandare messaggi o usare il navigatore. Vale anche quando si è fermi in strada, come per esempio a un semaforo. La sanzione amministrativa va da 161 a 646 euro, oltre al taglio di 5 punti sulla patente, che diventano 10 per i neopatentati. La sospensione della patente, da 1 a 3 mesi, o una multa più alta possono arrivare a chi commette l’infrazione per la seconda volta entro due anni dalla prima multa.