«Nella categoria dei crediti prededucibili (…) rientrano quelli delle imprese di autotrasporto che consentono le attività ivi previste e la funzionalità degli impianti produttivi dell’ILVA». È quanto si legge nella nuova versione dell’art. 8 comma 1 bis inserito in sede di conversione in legge del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, anche noto come Decreto Mezzogiorno. La legge di conversione è entrata ufficialmente in vigore il 13 agosto, in quanto la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 è avvenuta il 12 agosto 2017.
Così si può dire concluso il patema che aveva assalito gli autotrasportatori che vantano crediti nei confronti dell’Ilva, dopo che il Tribunale di Milano li aveva retrocessi da pre-deducibili e chirografari. Adesso invece, con questa chiara dizione della normativa, questi crediti contratti prima del commissariamento, che ammontano a circa 25 milioni di euro (su un totale di 150), rientrano in una sorta di corsia preferenziale rispetto agli altri. Le possibilità quindi di poterli riavere diventano un po’ più concrete.