La sosta che va oltre l’orario riportato sul ticket del parcometro esposto sul parabrezza non è multabile. Lo si deduce da un parere del ministero delle Infrastrutture e Trasporti (n. 25783 del 22 marzo 2010), secondo il quale «sostare troppo a lungo in un parcheggio a pagamento non può essere motivo di multa».
Ma soprattutto a far tremare i polsi a chi amministra questi parcheggi, intravedendo l’onda lunga di una valanga di ricorsi, è la dichiarazione rilasciata al Corriere della Sera dal direttore generale della sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Sergio Dondolini, il quale spiega che «l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice della strada, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure iure privatorum a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario».
In pratica, secondo il ministero, per elevare una sanzione amministrativa ci vuole una violazione di una norma del codice della strada. E quindi è multabile, per esempio, il parcheggio senza esposizione del disco orario laddove viene richiesto o quello in cui esiste un dispositivo di controllo della durata della sosta che non viene attivato. Ciò significa che si può essere multati per non aver pagato la sosta, ma non invece per averla prolungata oltre quanto indicato dal ticket.
In sintesi, le amministrazioni comunali sarebbero autorizzate a pretendere di recuperare le ulteriori somme dovute e non coperte dal pagamento ed eventualmente l’ammontare di penali fissate in regolamenti comunali, ma non potrebbero multare per divieto di sosta.