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La Spezia: per rimuovere le code è necessario coinvolgere industrie e trasportatori

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Incidere subito sull’organizzazione dei varchi e sveltire il più possibile le operazioni di scarico, ma nel contempo coinvolgere i caricatori e le imprese produttrici presso le quali gli autotrasportatori caricano i container con destinazione La Spezia, mirando a razionalizzare anche gli orari. Solo così, secondo la Community portuale di La Spezia, sarà possibile incidere sui flussi, evitando le lunghe code di camion che si creano in particolare nelle ore centrali del pomeriggio. In pratica, in vista del fermo dell’autotrasporto nello scalo ligure, indetto da CNA-Fita e Confartigianato Trasporti, per mercoledì 20 novembre 2017, secondo la Community è necessario un intervento globale che coinvolga tutti gli attori attivi sul porto e consenta di evitare i picchi di congestionamento, anche attraverso una nuova pianificazione operativa frutto di una condivisione fra Autorità portuale, terminal container e tutti gli operatori portuali.

Sergio Landolfi, a nome della Community portuale di La Spezia, ricorda che “per primi avevamo sottolineato i rischi di una politica del rinvio e di una sottovalutazione, sia da parte dell’Autorità di sistema portuale, sia da parte del terminal, di un problema che è ormai giunto al calor bianco. Purtroppo le nostre previsioni si sono rivelate corrette ed è giunto il momento di una forte mobilitazione globale di tutte le forze in campo, anche cittadine, per risolvere un problema che minaccia di compromettere seriamente il core business di La Spezia, ovvero il suo porto”.

 

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