Anche quest’anno per le deduzioni forfettarie di cui beneficiano le imprese di autotrasporto in conto terzi relativamente alle spese non documentate c’è stato un finale al fotofinish. Perché la scadenza per poter presentare la dichiarazione dei redditi e quindi per poter beneficiare di questa agevolazione – che per i titolari di impresa che guidano personalmente il proprio camion equivale, stando ai calcoli di CNA Fita, a una riduzione delle imposte da 3.000 a 10.000 euro – era quella del 20 luglio in generale, sfruttabile però fino al 20 agosto usufruendo della compensazione. Ma a tale ultima data il decreto ufficiale del ministero dell’Economia e delle Finanze e la relativa disposizione dell’Agenzia delle Entrate non era ancora comparso in Gazzetta Ufficiale. In compenso, almeno in termini sostanziali, due giorni prima della scadenza ricordata è comparso sul sito del Dipartimento delle Finanze un comunicato stampa che conferma le agevolazioni già in vigore lo scorso anno e dovrebbe quindi consentire di inserire nella dichiarazione i relativi importi, così come previsto dal comma 5 dell’articolo 66 del Testo unico delle imposte sui redditi.
Cinque milioni in più di risorse per una copertura adeguata
In pratica, stando a quanto prevede il comunicato del ministero, tutto rimane uguale allo scorso anno relativamente all’importo da dedurre per le singole imprese, mentre muta l’ammontare delle risorse stanziate, elevate di cinque milioni in virtù di una norma inserita nel decreto Agosto (vale a dire l’articolo 84 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104) proprio per consentire a tutti di beneficiare dell’agevolazione alla stessa maniera rispetto al passato.
L’ammontare della misura
L’agevolazione, come si ricorderà, assume diverso valore in relazione al luogo in cui i viaggi di trasporto (e quindi le relative spese) sono state effettuate. Più precisamente:
– per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa in conto terzi, la deduzione forfetaria delle spese non documentate rimane relativamente al 2019 di 48 al giorno a prescindere dal numero dei viaggi svolti;
– per i trasporti svolti internamente al Comune in cui ha sede l’impresa la deduzione giornaliera ammonta a un importo pari al 35 per cento di quello riconosciuto per i medesimi trasporti oltre il territorio comunale. A conti fatti, quindi, è di 16,8 euro al giorno. La deduzione va indicata nei quadri RF e RG dei modelli Redditi PF 2020 e SP 2020 utilizzando nel rigo RF55 i codici 43 e 44 e nel rigo RG22 i codici 16 e 17, riferiti rispettivamente alla deduzione per i trasporti interni al Comune e a quella per i trasporti extracomunali.
Commenti positivi
Positivi i commenti provenienti dalle associazioni di categoria, in particolare di quelle rappresentative delle imprese artigiane. Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti, riconosce alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli «di aver mantenuto l’impegno assunto con la categoria, a tutela di migliaia di imprenditori artigiani». Il riferimento è in particolare allo stralcio della norma in questione che il governo aveva provato a inserire in sede di conversione di decreto Rilancio, ma che poi aveva dovuto ritirare a causa della mancanza di risorse. Risorse che adesso, così come promessoi, vengono recuperate con il decreto Agosto. A questo punto, però – conclude Genedani – «è necessario che la ministra De Micheli proceda con gli altri dossier urgenti per la tenuta e competitività dell’autotrasporto attuando gli altri impegni assunti con la categoria: la ripubblicazione dei valori dei costi di esercizio, il rafforzamento della norma per il rispetto dei termini di pagamento per i servizi svolti e l’affidamento delle revisioni alle officine private».
