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Ecco gli incentivi per la sostenibilità: 24 mila euro per un camion elettrico o a metano

Gli aiuti vanno da un minimo di 4.000 euro per mezzi ibridi di massa complessiva da 3,5 a 7 ton fino a 24.000 euro per quelli elettrici oltre le 16 ton. A questi importi si aggiunge un contributo di 1.000 euro a mezzo in caso di contestuale rottamazione di un veicolo diesel

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È di ieri l’annuncio della viceministra del MIMS, Teresa Bellanova, della previsione nella prossima Finanziaria di un fondo di 100 milioni per una serie di investimenti ecosostenibili e di rinnovo tecnologico del parco veicolare pesante. Queste risorse sono contenute in due decreti firmati oggi dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che vanno esaminati con grande attenzione per capire modi, limiti e termini del finanziamento e degli incentivi previsti.

Vediamo il primo decreto dal titolo “Investimenti ad alta sostenibilità”

50 milioni di euro per veicoli ad alimentazione alternativa

Questo primo provvedimento mette a disposizione delle imprese di autotrasporto 50 milioni di euro per gli anni dal 2020 al 2026 esclusivamente per l’acquisto di veicoli “iperecologici” ad alimentazione alternativa, in particolare ibridi diesel/elettrico, elettrici e a carburanti di ultima generazione (CNG, LNG). Le risorse sono così distribuite: 2 milioni di euro per il 2020 in conto residui; 11 milioni nel 2021; 10 milioni nel 2022; 8 milioni nel 2023, nel 2024 e nel 2025; 3 milioni nel 2026.

Chi ne può beneficiare

Le destinatarie del decreto sono le imprese di autotrasporto merci conto terzi attive sul territorio italiano, attualmente iscritte al Registro Elettronico Nazionale (R.E.N.) e all’Albo Nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, la cui attività prevalente sia quella di autotrasporto di cose. I veicoli acquisiti non possono essere venduti, concessi in locazione o in noleggio e devono rimanere nella piena disponibilità del beneficiario del contributo entro il triennio decorrente dalla data di erogazione, pena la revoca dello stesso. La continuità aziendale, presupposto per l’applicazione del decreto, non viene però meno nel caso di fusioni, incorporazioni, conferimenti e regolarizzazioni di successioni ereditarie.

A quanto ammontano i contributi e quali investimenti sono finanziabili

In sintesi, gli incentivi dipendono dalla tipologia e dalla massa complessiva del veicolo e vanno da un minimo di 4.000 euro per quelli ibridi di massa complessiva da 3,5 a 7 ton fino a 24.000 euro per quelli elettrici oltre le 16 ton.

Più in specifico, si possono acquisire, anche mediante locazione finanziaria, automezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa a metano CNG, ibrida (diesel/elettrico) ed elettrica (full electric), di massa complessiva pari o superiore a 3,5 ton e fino a 7 ton, e veicoli a trazione elettrica superiori a 7 ton. Il contributo in questo caso può essere: a) di 4.000 euro per ogni veicolo CNG e a motorizzazione ibrida; b) di 14.000 euro per ogni veicolo elettrico di massa complessiva pari o superiore a 3,5 ton e fino a 7 ton; c) di 24.000 euro per ogni veicolo elettrico superiore a 7 ton. Questo per la notevole differenza di costo con i camion ad alimentazione diesel.

Possono inoltre essere acquisiti, anche mediante locazione finanziaria, automezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico), a metano CNG e LNG di massa complessiva a pieno carico superiore a 7 ton. Il contributo in questo caso può essere: a) di 9.000 euro per ogni veicolo a trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico) e a metano CNG di massa complessiva fino a 16 ton comprese; b) di 24.000 euro per ogni veicolo a trazione alternativa LNG e CNG ed a motorizzazione ibrida(diesel/elettrico) di massa superiore a 16 ton

L’importo massimo ammissibile per singola impresa non può superare 700.000 euro, mentre i contributi sono ovviamente erogabili fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Ulteriori contributi

Agli incentivi sopra riportati si aggiunge un contributo di 1.000 euro in caso di contestuale rottamazione di un veicolo diesel di classe inferiore ad Euro VI, detenuto in proprietà o ad altro titolo per almeno un anno prima dell’entrata in vigore del decreto (si intende 1.000 euro per un veicolo, 2.000 per due e così via). I contributi sono inoltre maggiorati del 10% in caso di acquisizioni effettuate da parte di piccole e medie imprese, ove gli interessati ne facciano espressa richiesta nella domanda di ammissione al beneficio.

Come fare domanda

Per prenotare l’incentivo è sufficiente fornire una copia del contratto di acquisizione dei veicoli o dei beni, indipendentemente dalla trasmissione della fattura che prova il pagamento del corrispettivo. L’ammissibilità del contributo, accantonato con la prenotazione, va poi dimostrata in sede di rendicontazione, pena la decadenza dal beneficio.

Chi controlla e gestisce le risorse

Le attività istruttorie connesse all’erogazione dei contributi ed alle fasi di prenotazione e di rendicontazione sono gestite dalla Società Rete autostrade Mediterranee – Logistica, Infrastrutture e Trasporti. Questa società provvede alla realizzazione dell’applicazione informatica, alla gestione del flusso documentale via posta elettronica certificata ed all’attività istruttoria connessa con le istanze pervenute. Inoltre aggiorna i “contatori” per determinare, in fase di prenotazione, le risorse disponibili, predispone l’elenco delle domande ammissibili, ordinate sulla base della data di presentazione, e verifica la rendicontazione.

In ogni caso, comunque, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili – Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto può effettuare tutti gli accertamenti e le verifiche anche successivamente all’erogazione dei contributi ein caso di irregolarità procedere con l’annullamento dell’accoglimento, disponendo anche la restituzione del contributo concesso.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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