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Formazione ADR, si allarga la rete degli enti abilitati

Il MIT aggiorna le regole per la formazione dei conducenti che trasportano merci pericolose. Ammesse anche le associazioni di esperti nel settore e ridefiniti i criteri per l’abilitazione dei docenti

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Da oggi più soggetti potranno organizzare i corsi ADR per i conducenti di veicoli che trasportano merci pericolose. Con un decreto firmato il 6 maggio 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 maggio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha aggiornato infatti la normativa sulla formazione professionale in materia ADR, armonizzandola alle disposizioni più recenti. Ne dà notizia Anita (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici), che ha diffuso una circolare per informare i propri associati sui contenuti del provvedimento e sulle implicazioni per il settore della formazione.

La novità più rilevante riguarda dunque l’ampliamento del numero degli organismi di formazione abilitati: potranno erogare i corsi anche le associazioni di esperti nel settore, a condizione che operino da almeno dieci anni nell’ambito della formazione sul trasporto di merci pericolose. Un allargamento che mira ad aumentare l’offerta sul territorio nazionale.

Cambia anche il profilo dei docenti: per insegnare servirà una laurea in chimica, ingegneria o titoli equipollenti, ma anche un certificato valido di consulente per la sicurezza del trasporto ADR, riferito alla modalità stradale e alla classe di merci oggetto del corso.

Infine, la Direzione generale per la motorizzazione potrà istituire una Commissione consultiva composta anche da esperti esterni. Il suo compito? Elaborare indirizzi e proposte per i nuovi questionari d’esame, in linea con le evoluzioni normative internazionali.

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