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La commissaria Valean pontifica il Ponte e bacchetta l’Austria

Dopo aver fatto visita al ministro Salvini, la commissaria europea ai Trasporti ha detto esplicitamente che vorrebbe vedere il ponte sullo Stretto e poi ha definito «un problema» la politica che Vienna adotta sul Brennero. «È un atteggiamento che non ci piace: vorremmo convincerla a fare un passo indietro», ha concluso dobbiamo recuperare tempo e non perderne altro».

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La commissaria europea ai trasporti, Adina Vălean, è stata ieri in Italia, ha fatto un giro su un treno Frecciarossa, ha speso parole di incoraggiamento per il ponte sullo Stretto («Vorrei vederlo, vi sosterremo») e ha poi incontrato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per parlare di corridoi Ten-T e della questione austriaca. Poi oggi, intervenendo in audizione presso le commissioni riunite Politiche Ue e Ambiente Senato, Trasporti e Politiche Ue Camera, ha chiarito subito che la Galleria di base del Brennero «non sarà pronta in tempi brevi», malgrado «ci stiamo investendo tantissimo». Poi, però, ha aggiunto di avere «un problema con l’Austria che adotta misure unilaterali per scoraggiare il passaggio dei camion sostenendo che ci sono motivi ambientali per la qualità dell’aria. Qualità che però è migliorata. Il loro atteggiamento non ci piace e io li ho criticati». Poi, ha aggiunto che Italia e Germania sono state molto costruttive, ma l’Austria non lo è. Stiamo tentando di portare avanti le cose, noi vorremmo convincere l’Austria a fare un passo indietro, dobbiamo recuperare tempo e non perderne altro». 

Le reazioni di Anita

Parola che Anita ha accolto con piena soddisfazione, in quanto sono il sintomo che la Commissione Europea «abbia preso a cuore l’annoso problema delle limitazioni unilaterali imposte dal Tirolo e dall’ Austria sul transito di merci attraverso il Brennero». Ovviamente, «alle parole devono però seguire i fatti», ha puntualizzato Thomas Baumgartner, referente Anita sulla questione Brennero. «Non è più concepibile che un Paese membro dell’UE infranga palesemente le regole comunitarie sulla libertà della circolazione delle merci senza che venga aperta una procedura di infrazione.

Oltre ad essersi dimostrata disponibile a trovare soluzioni condivise, l’Italia ha già trasferito sulla ferrovia più del 70% del suo export sul corridoio svizzero e circa il 30% sull’asse del Brennero, uno shift modale a favore della ferrovia più elevato di qualsiasi altra relazione di scambio commerciale intracomunitaria e significativamente più alto rispetto a quello dell’Austria, che trasferisce via ferrovia solamente il 14% delle proprie merci.

«Se l’Austria elimina il divieto di transito notturno e il doppio pedaggio autostradale notturno sull’asse del Brennero, possiamo essere favorevoli al divieto settoriale sulle lunghe tratte ed accettare un eventuale pedaggio di corridoio che dovrebbe andare a beneficio di chi abita lungo questa importante arteria di traffico», ha proseguito prosegue Baumgartner. «È essenziale che queste rimanenti limitazioni valgano però anche per il traffico da e per il Tirolo»

Anita è fermamente convinta che diluire il traffico pesante lungo l’intero arco della giornata, oltre a diminuirlo di giorno, renderebbe superfluo il sistema di dosaggio attuato al confine austriaco tedesco.

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