È già pubblicato sul sito dell’Agenzia Dogane Monopoli il software con cui compilare e stampare le dichiarazioni che attestano i consumi di gasolio e di HVO per i quali le imprese di autotrasporto merci possono chiedere il recupero accise del quarto trimestre 2023 (1° ottobre 31 dicembre 2023) a partire dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dello stesso mese.
Per beneficiare del rimborso è obbligatoria indicare nella fattura elettronica la targa del veicolo rifornito da impianti di distribuzione carburanti.
Le dichiarazioni devono essere trasmesse tramite il Servizio Telematico Doganale – EDI o, in alternativa, presentate in forma cartacea unitamente alla sua riproduzione su supporto informatico (CD-rom, DVD, pen drive USB) presso l’ufficio doganale competente in base alla sede dell’azienda.
Sono ammessi al rimborso esclusivamente i consumi relativi ai veicoli di peso pari e superiore a 7,5 tonnellate e di classe ecologica Euro 5 e superiori. Inoltre, così come previsto dal decreto legge n. 57 del 29 maggio 2023, i rimborso si applica anche ai gasoli paraffinici ottenuti da sintesi o da idrotrattamento (biocarburanti quali HVO e GTL).
Per quanto riguarda l’entità del rimborso la misura per il quarto trimestre 2023 è pari a 214,18 euro per ogni mille litri di prodotto. Tale valore corrisponde alla differenza tra l’aliquota dell’accisa sul gasolio generalizzata (pari a 617,40 euro per mille litri) e l’aliquota dell’accisa agevolata per il gasolio professionale introdotta dall’art. 4 ter del DL n. 193/2016 (pari a 403,22 euro per mille litri).
Il limite quantitativo di consumo massimo di gasolio è pari a 1 litro per ogni chilometro percorso e quindi le dichiarazioni che indicano un consumo maggiore non saranno accettate.
Il rimborso può anche essere usufruito in compensazione tramite il modello F24, decorsi 60 giorni dalla presentazione della dichiarazione senza che l’ufficio doganale abbia sollevato eccezioni; il codice tributo al riguardo è 6740. In alternativa, è possibile chiedere il rimborso in denaro. Nel caso di compensazione, la stessa non è soggetta ad alcun limite di importo nel corso dell’anno e può essere effettuata fino alla fine dell’anno successivo a quello in cui è sorto il credito d’imposta.
