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Tunnel subportuale di Genova: centinaia in corteo per chiedere chiarimenti sulle ricadute dell’opera

I lavoratori delle settore delle riparazioni navali hanno marciato per le strade del capoluogo ligure, bloccando Piazza Cavour e generando un notevole caos viario. Al centro delle preoccupazioni, la grande opera infrastrutturale che dovrebbe vedere la luce nel 2029 e i cui cantieri sono da poco partiti. E sulla quale vengono richieste garanzie su occupazione, reddito e lavoro

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A neanche un mese di distanza dall’avvio ufficiale dei lavori del nuovo tunnel subportuale di Genova, è partita la prima protesta dei lavoratori del settore delle riparazioni navali. Nella giornata di mercoledì 3 aprile, infatti, centinaia di lavoratori hanno marciato in corteo per le strade di Genova bloccando Piazza Cavour e generando un notevole caos viario.

Al centro delle preoccupazioni, proprio il tunnel subportuale, una delle opere promesse come compensazione dopo il tragico crollo del ponte Morandi.

Le ragioni del blocco

Come ha chiarito Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria (tra i sindacati organizzatori del corteo, insieme Fiom, Cgil e Uilm), «non ci sono pregiudizi verso la realizzazione di un’opera sicuramente importante per Genova come il tunnel subportuale, ma nello stesso tempo abbiamo dubbi, forti, sulle ipotesi, che metterebbero a rischio l’operatività dell’area delle riparazioni navali, che sono uno straordinario valore aggiunto per il nostro porto».

«Chiediamo la garanzia del reddito, dell’occupazione e del lavoro: sono condizioni fondamentali», ha aggiunto Venzano, come riportato tra le pagine di GenovaToday, concludendo con un auspicio: «Vogliamo che le aree industriali e strategiche non debbano essere messe in difficoltà dai lavori del tunnel».

La preoccupazioni sono dunque legate alle potenziali interferenze che i lavori per il tunnel potrebbero avere sulle aziende del settore, vitali per l’economia portuale della città. A questo scopo è stato programmato un incontro il prossimo 24 aprile a palazzo San Giorgio con Aspi per portare avanti il dialogo tra metalmeccanici e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ottenuto proprio a seguito della mobilitazione.

Che cos’è il tunnel subportuale di Genova

Con 3,5 km di tracciato, il tunnel collegherà il quartiere della Foce a quello di San Benigno, passando al di sotto del bacino portuale, ponendosi in alternativa all’esistente all’ormai satura Sopraelevata (la strada urbana di scorrimento di Genova realizzata negli anni ’60). L’obiettivo del tunnel sarà quello di migliorare il sistema dei collegamenti con l’area portuale e realizzare una connessione diretta con il ponente e il levante della città. L’apertura è prevista per il 2029.

Proprio a Genova abbiamo dedicato la prima puntata di Cargografie, la nuova serie di documentari di K44 che fotografa l’Italia dal punto di vista trasportistico, logistico e infrastrutturale. Qui di seguito è possibile vedere la puntata integrale.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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