Sono durate soltanto alcuni giorni le scaramucce tra autotrasporto e governo. Dopo l’annuncio di un contenuto extra del decreto legge Lavoro tutto dedicato all’autotrasporto, Unatras ha subito espresso soddisfazione al Viceministro Edoardo Rixi per questi provvedimenti inseriti su proposta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Era stato infatti proprio Rixi ad annunciare che il Decreto Lavoro, in attesa di comparire in Gazzetta Ufficiale, prevede all’articolo 29 una modalità per semplificare l’utilizzo dei contributi già stanziati per l’acquisto di gasolio usato come carburante dai trasportatori di merci in conto proprio e in conto terzi e dal settore delle imprese esercenti servizi di trasporto passeggeri con autobus non soggette a obblighi di servizio pubblico.
Di conseguenza gli oltre 300 milioni di euro previsti dal Dl Aiuti-ter (art. 14 del decreto-legge 23 settembre 2022, n.144) e dalla legge di bilancio 2023 sono stati resi fruibili sotto forma di credito di imposta, cumulabile anche con altre agevolazioni fiscali che abbiano a oggetto i medesimi costi.
Inoltre, è stata prevista sia l’esenzione per le imprese dal versamento del contributo 2023 per il funzionamento dell’ART (Autorità di regolazione dei trasporti), sia la garanzia sulla copertura per le domande del Bonus trasporti pervenute entro febbraio 2023 che superavano i limiti di spesa previsti.
Preso atto dell’iniziativa del governo, giudicata positivamente, Unatras sembra comunque non voler abbassare la guardia, nel senso che – puntualizza – «continuerà a monitorare la pratica attuazione dei provvedimenti per la pronta erogazione alle imprese di tutte le risorse pregresse ed affrontare le principali problematiche nel tavolo tecnico sulle regole già operativo al MIT».