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L’Europa vuole i veicoli meno rumorosi. Tranne quelli elettrici…

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Abbassare la voce, anche dei motori. È questo l’invito che il Parlamento europeo rivolge agli Stati membri, attraverso un’iniziativa legislativa. Ma più che invito è un vero e proprio obbligo normativo, che sarà scadenzato in maniera analoga a quanto avvenuto con i limiti “euro”. In questo modo si andranno a controllare non soltanto le emissioni inquinanti a livello atmosferico, ma anche le emissioni inquinanti di natura sonora.
L’orizzonte temporale indicato dall’iniziativa parlamentare è di sei anni dall’entrata in vigore della normativa rispetto all’omologazione dei nuovi veicoli e di otto rispetto alla loro immatricolazione. Per quanto riguarda i limiti sonori, invece, il Parlamento ha giocato al ribasso, aumentando i limiti proposti in prima battura dalla Commissione. Così il limite è stato portato a 68 decibel per quanto riguarda le auto, mentre i veicoli di maggiore cilindrata potrà salire da 2 a 6 decibel in più. I veicoli industriali sopra le 12 tonnellate, invece, potranno raggiungere fino a 81 decibel. In pratica i valori che molti veicoli già attualmente producono.
Al testo della normativa servono adesso alcuni dettagli che riguardano i fattori che incidono sul rumore, ma indipendenti dal motore. Rispetto agli pneumatici c’è già l’etichetta europea, ma potrebbero essere considerati obbligatori nuovi standard di rumorosità. Altri interventi riguarderanno invece l’asfalto, in quanto un terreno scarsamente qualitativo può incrementare la rumorosità di rotolamento degli stesso pneumatici.
Infine, un piccolo paradosso: le auto elettriche. Come si sa non producono rumore, se non quello derivante dall’attrito degli pneumatici sull’asfalto. Ma per il Parlamento questo silenzio potrebbe essere pericoloso per i pedoni. Quindi se per chi è rumoroso si dovranno ridurre le emissioni sonore, chi lo è troppo poco bisognerà che si attrezzi per diventarlo un po’ di più. Magari inserendo un piccolo cicalino che avverte i pedoni del passaggio. E tutto ciò – francamente – non sembra molto serio…

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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