La Svizzera, si sa, ha il trasferimento modale – dalla strada alla ferrovia – scritto in Costituzione. E per questo pur di raggiungere tale obiettivo è disposta a investire. La realizzazione del tunnel del Gottardo è un esempio lampante di questa disponibilità, così come l’offerta di farsi carico dei costi dell’infrastruttura che prosegue sul versante italiano, avendo riscontrato dei ritardi nei lavori.
FS Italiane, però, ci tiene a precisare che le cose non stanno esattamente così, in quanto i lavori sul territorio italiano stanno procedendo secondo i programmi.
In particolare, a breve sarà lanciata la gara per il potenziamento tecnologico sulla direttrice Chiasso–Monza–Milano, in modo da ridurre il distanziamento dei treni e aumentare la capacità della linea, mentre sono già pianificati interventi per migliorare il trasporto delle merci, con l’adeguamento alla lunghezza dei treni merci della Chiasso-Milano e della Luino-Gallarate (Luino e Laveno) che consentiranno di diminuire i tempi di percorrenza.
«Oltretutto – puntualizzano le FS – siamo in attesa di conoscere gli interventi infrastrutturali che gli svizzeri hanno progettato di realizzare dalla galleria del San Gottardo fino al confine italiano. Informazioni fondamentali affinché i ben più modesti interventi che restano da realizzare in Italia siano effettuati in modo coerente».