Il trasporto di container su rotaia tra Europa e Cina sta avendo un successo travolgente, superiore alle previsioni degli stessi operatori. Un boom inaspettato che trova la sua spiegazione in tre cause precise: il trasporto marittimo ha subito diverse battute d’arresto nella prima metà dell’anno; il costo del trasporto via nave è quadruplicato, mentre quelli via ferro sono rimasti stabili; i fornitori di servizi ferroviari stanno sviluppando nuove soluzioni logistiche, incentivando la digitalizzazione e adattando l’infrastruttura alla crescita.
Sulla rotta Cina-Europa il più grande fornitore di servizi per il trasporto di container a scartamento largo è UTLC ERA, joint venture delle ferrovie di Bielorussia, Kazakistan e Russia, responsabile del 90% dei trasporti in transito sulla tratta eurasiatica. Nel 2020 la società ha registrato guadagni del 64% su base annua, passando da 333.000 container standard (TEU) ai 547.000 di oggi. Si tratta di 31,5 miliardi di dollari di merci, vale a dire il 5,5% del valore del commercio tra Europa e Cina. Cinque anni fa, nel 2016, l’azienda aveva movimentato 100.983 container standard.
Oltretutto la società prevede un ulteriore aumento del 20% negli ultimi mesi del 2021 trovandosi, come ha detto il CEO Alexey Grom, «due anni avanti rispetto alle nostre previsioni».
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UTLC ERA impiega attualmente 5,5 giorni per trasportare merci sulla rotta di 5.430 chilometri dal confine cinese a quello europeo. Secondo Grom, l’azienda sta costantemente sviluppando nuove capacità di trasporto e nuove tecnologie insieme ai suoi partner. Tra queste, un nuovo terminale di trasbordo – Dostyk TransTerminal – che ha aperto all’inizio di giugno sul confine cinese-kazako, con un target di transito di 700.000 TEU. Al valico principale di Brest-Malashevichi, sul confine europeo, vengono invece utilizzati nuovi servizi multimodali, che includono la ferrovia e i porti di Kaliningrad. Nel complesso la regione russa ha un notevole potenziale di transito ed è in grado di trasportare quattro volte il volume attuale di merci. Nel 2020 i volumi per l’Europa gestiti attraverso l’enclave russa di Kaliningrad sul Mar Baltico sono cresciuti del 320% su base annua.
Ricordiamo che la Cina è tradizionalmente la forza trainante del trasporto di transito. Nei primi 6 mesi del 2021 il Paese ha trasportato 200.200 TEU in Europa, il 42% in più rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, il trasporto di contenitori carichi diretti in Cina è cresciuto dell’80%, raggiungendo i 116.500 TEU – in aumento rispetto ai 64.500 TEU dell’anno precedente.
Solo nel 2020, 64 nuove rotte si sono aggiunte ai servizi di UTLC ERA, 24 dall’Europa alla Cina e 40 nella direzione opposta. Sono state aggiunte alla mappa 23 nuove stazioni di ritiro e scarico per il trasporto merci, 18 delle quali in Europa.
Quelli elettrici sono stati i prodotti maggiormente trasportati da est a ovest nel 2020 (85.135 TEU), seguiti da quellidi ingegneria (80.556 TEU) e di componentistica per auto (57.796 TEU). Queste tre categorie oggi rappresentano il 40% delle merci trasportate; mentre circa tre anni fa costituivano circa l’80%. Le nuove aggiunte includono gruppi di prodotti a basso prezzo come componenti in plastica (28.838 TEU), legno (14.859 TEU), tessili (12.825 TEU), articoli ottici (10.704 TEU), gomma e prodotti in gomma (7.509 TEU).