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Logistica collaborativa: i pallet di CHEP Italia tagliano i km a vuoto

Prima un tool raccoglie le informazioni derivanti dalla movimentazione dei bancali per calcolare quanti camion completi e non viaggiano per ciascuna azienda e su ogni direttrice. Poi un algoritmo ottimizza le tratte. Con questa modalità operativa la società leader nel pallet pooling ha realizzato 30 progetti con prodotti di largo consumo, riuscendo a tagliare un milione di chilometri a vuoto

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Cosa accomuna produttori di beni, trasportatori, punti di distribuzione, rivenditori? La risposta è davanti agli occhi di tutti: il pallet, che in molti casi è il testimone silenzioso di tutta l’attività che si svolge lungo la filiera logistica e, dunque, l’elemento in grado di mettere insieme i soggetti protagonisti della supply chain per individuare soluzioni condivise e ridurre emissioni, tempi e costi. È la logistica collaborativa che proprio nel pallet adesso trova un prezioso alleato. Lo sta dimostrando CHEP Italia, filiazione nazionale della multinazionale leader del settore, che ha avviato 30 progetti con prodotti di largo consumo, grazie ai quali sono stati tagliati un milione di chilometri a vuoto e ridotte 800 tonnellate di emissioni di CO2.

Grazie a un tool di proprietà che intercetta e raccoglie tutte le informazioni derivanti dalla movimentazione dei pallet, CHEP è in grado di calcolare quanti camion completi e non viaggiano per ciascuna azienda, su ogni direttrice di trasporto e, tramite un algoritmo, è in grado di combinare al meglio le tratte per ridurre al minimo i chilometri a vuoto. I 30 progetti di trasporto collaborativo avviati finora da CHEP Italia hanno riguardato operatori di primo piano del settore del largo consumo, come Nestlè Waters, FBF Spa (Gruppo Bauli), Acqua Sant’Anna, Lucart, Latteria Soresina, Caviro e non coinvolgono solo il trasporto su gomma, ma sfruttano qualsiasi alternativa percorribile quali tratte ferroviarie, intermodali, marittime.

Il trasporto collaborativo è un segmento in cui CHEP Italia ha registrato una crescita del 15% negli ultimi tre anni, grazie ai benefici ambientali e ai risparmi economici (in media l’11%) che la soluzione proposta è in grado di offrire a produttori e  trasportatori. Un risultato che CHEP Italia punta  raddoppiare entro il 2025, in modo da evitare l’emissione di 4 mila tonnellate di CO2. Nel corso della presentazione dei progetti – accompaganta anche da una serie di case historyMarika Roncelli, Supply Chain Collaboration Manager di CHEP Italia, ha confermato infatti l’intenzione di continuare a investire sulla logistica collaborativa, concludendo che «Se il 60% del mercato italiano del trasporto dei beni del largo consumo fosse in pallet pooling e viaggiasse con soluzioni di trasporto collaborativo, ogni anno si potrebbero tagliare oltre 6 milioni di chilometri a vuoto con un risparmio di emissioni di circa 5.200 tonnellate di CO2». 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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