Sono in vigore dalle 9 di questa mattina (la mezzanotte di Washington) i dati reciproci che l’amministrazione del presidente Usa Donald Trump ha imposto ai partner commerciali, diversificando le tariffe in base ai Paesi di origine delle merci. Trump ha firmato un ordine esecutivo la scorsa settimana per annunciare le nuove aliquote, e ne ha confermato l’entrata in vigore oggi con un messaggio sulla piattaforma sociale Truth. Secondo il decreto presidenziale non saranno soggette a dazi le merci che si trovano in viaggio sulle navi in queste ore. Inoltre, il provvedimento introduce anche norme per i possibili tentativi di aggirare le nuove tariffe: i beni spediti attraverso un Paese con dazio inferiore rispetto a quello d’origine, allo scopo di eludere le imposte, saranno soggetti a una tassa del 40 per cento. Infine, viene abolita l’eccezione per il “de minimis”: dal 29 agosto, i beni spediti da corrieri commerciali per un valore di 800 dollari o meno non saranno più esenti dai dazi.
I dazi paese per paese
L’ordine esecutivo firmato da Trump la scorsa settimana stabilisce che tutte le importazioni statunitensi siano soggette a un dazio del 10 per cento. Dversi Paesi sono riusciti a negoziare aliquote più basse rispetto a quelle che Trump aveva annunciato nei mesi scorsi.
Sulle esportazioni di Unione europea, Corea del Sud e Giappone graverà un dazio del 15% fino al 41 per cento imposto alla Siria. Altri Paesi subiscono dazi ancora più elevati, sanciti da Trump per ragioni differenti: il Brasile sconta un 50 per cento, motivato in parte dalla Casa Bianca con i procedimenti giudiziari a carico dell’ex presidente Bolsonaro. Il Canada è colpito dal 35 per cento, motivato ufficialmente dalla frustrazione per il traffico di fentanyl e immigrati al confine con gli Usa. Sull’India, cui era stato imposto un dazio lineare del 25 per cento, graverà dalle prossime settimane un dazio del 50 per cento decretato da Trump per punire Nuova Delhi delle importazioni di petrolio dalla Russia.
I settori più colpiti
Nei mesi scorsi Trump ha imposto anche dazi mirati per settori specifici: a luglio sono entrati in vigore tariffe differenziate sul rame, anche se alcuni prodotti resteranno esenti fino al 2027.
I dazi su auto, acciaio e alluminio sono già attivi. Ieri sono state annunciate tariffe del 100 per cento sui semiconduttori importati dagli Usa, con eccezioni per i produttori che investiranno negli Stati Uniti, e la progressiva imposizione di dazi fino al 250 per cento sui prodotti farmaceutici.