Nell’ultimo bienni, la provincia di Cremona si sta imponendo come un nodo chiave per la logistica integrata, grazie a importanti investimenti esteri, a una forte governance infrastrutturale e al supporto della Zona Logistica Semplificata (ZLS). Per le aziende di trasporto e logistica, è il momento di alzare l’attenzione su quest’area.
Secondo il team Invest in Lombardy di Unioncamere Lombardia, la provincia cremonese registra tre grandi progetti multinazionali nei settori logistico e immobiliare. La Provincia di Cremona Questo trend conferma non solo la vocazione produttiva del territorio, ma anche la sua crescente attrattività come “hub” strategico per le merci dirette verso l’Europa Centro‑Est e per la distribuzione nazionale.
I progetti che cambiano il volto logistico di Cremona
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Katoen Natie (Belgio) – Porto canale di via Riglio
- Espansione di un centro esistente su circa 5 ettari (ex terreno agricolo), con la costruzione di 25.000 m² di capannone + 8.000 m² di piazzali.
- Il sito rientra nella Zona Logistica Semplificata, che offre semplificazioni amministrative e fiscali utili per chi movimenta merci.
- Questo investimento valorizza la parte fluviale del territorio cremonese, integrando collegamenti stradali, ferroviari e via Po.
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P3 Logistic Parks / Fondo Giano (Singapore) – Castel Gabbiano
- Il fondo Giano, gestito da Savills Investment Management su mandato del governo di Singapore, ha acquisito oltre 50.000 m² per sviluppare un magazzino logistico di 22.000 m².
- Il progetto prevede criteri di sostenibilità: impianto fotovoltaico, illuminazione LED e certificazione ambientale.
- La scelta di Castel Gabbiano è strategica: il comune è ben collegato tramite la A35 BreBeMi (casello di Romano di Lombardia) e strade provinciali che lo connettono ai principali poli industriali lombardi.
- Va notato che, nonostante resistenze logistiche in altri comuni, Castel Gabbiano è una delle poche eccezioni dove questo tipo di sviluppo è stato approvato.
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Logistic Capital Partners – Hub di San Felice (Cremona)
- È prevista la realizzazione di un grande polo sulla via Mantova: 90.000 m² coperti su un totale di 300.000 m².
- Il progetto ha ottenuto il via libera municipale (con integrazioni per valutazione d’impatto ambientale) e prevede anche nuove bretelle per snellire l’uso viabilistico da e verso il polo.
- Secondo le prime stime, può generare 400–500 posti di lavoro, un impatto occupazionale rilevante.
Perché la ZLS di Cremona fa la differenza
La Zona Logistica Semplificata (ZLS) è un meccanismo decisivo per comprendere il boom di investimenti. Grazie ai suoi vantaggi — semplificazioni burocratiche, crediti d’imposta, procedure più snelle — le multinazionali vedono Cremona come una base logistica strategica.
La certificazione ZLS per i porti fluviali di Cremona e Mantova è ufficiale: lo strumento, approvato dalle autorità regionali, rafforza l’intermodalità e la competitività del territorio.
I comuni coinvolti nella ZLS sono nove solo nella provincia cremonese, inclusi scali produttivi, retroportuali e aree interportuali.
LA MAPPA DELLE AREE LOGISTICHE IN PROVINCIA DI CREMONA
| Area logistica / Polo | Caratteristiche | Potenzialità per il trasporto / logistica |
|---|---|---|
| Porto Fluviale di Cremona | Parte della ZLS lombarda. Il piano regionale descrive il porto su una superficie di 3.000.000 mq, con banchine, piazzali, capannoni e strutture per movimentazione anche di carichi eccezionali. | Nodo intermodale chiave: via acqua, ferro e strada. Ideale per imprese di logistica che vogliono usare il Po per route fluviali + hub retroportuale. Grande potenziale anche per trasportatori di merci “heavy” e voluminose. |
| Polo di Pizzighettone | Secondo il piano merci della Provincia di Cremona, l’area prevista ha 36 ettari nelle diverse fasi, con zona portuale da 113.300 mq e aree produttive. | Può diventare un punto di appoggio logistico per il trasbordo merci: ottima connessione con il porto di Cremona, utile per chi vuole operare con flussi multimodali (nave + camion + treno). |
| Zona Logistica Semplificata (ZLS) – Comuni Cremonesi | La ZLS lombarda coinvolge 9 comuni della provincia di Cremona (tra cui Cremona, Casalmaggiore, Pizzighettone, Sesto) con aree portuali, retroportuali, interportuali e logistiche. | Le imprese logistiche in queste aree possono beneficiare di semplificazioni amministrative, incentivi fiscali e procedure accelerate: un’opportunità concreta per nuovi insediamenti di magazzini, piattaforme distributive o centri intermodali. |
| San Felice – Via Mantova (Cremona) | Hub logistico di 300.000 mq di area, con 90.000 mq coperti, progetto di Logistics Capital Partners. | Grande struttura per la distribuzione nazionale: altamente interessante per operatori con bisogno di capannoni di grandi dimensioni, ottima viabilità grazie a collegamenti con strade provinciali e possibili sinergie con trasporto su strada e ferrovia. |
| Castel Gabbiano | Area di oltre 50.000 mq acquistata dal fondo Giano / P3 Logistic Parks (Singapore) per sviluppare un magazzino di 22.000 mq con caratteristiche green (fotovoltaico, LED, certificazione ambientale). | Polo logistica “sostenibile”: interessante per chi punta su magazzini a basso impatto ambientale. Buone connessioni tramite A35 (BreBeMi) e arterie locali, utile sia per la distribuzione nazionale che per il trasporto merci verso il Nord Italia. |
Cosa significa per le aziende di trasporto e logistica
- Nuove rotte merci: con questi hub in costruzione, il Cremonese diventa un punto chiave per il trasbordo delle merci che arrivano via strada, ferrovia o via fiume, creando opportunità per vettori nazionali e internazionali.
- Efficienza operativa: i nuovi magazzini sono progettati in chiave “green” e moderna logistica, con strutture efficienti e sostenibili, perfette per le aziende che puntano su supply chain responsabili.
- Flessibilità intermodale: grazie al porto fluviale, le merci possono transitare via acqua, riducendo i costi su strada e potenzialmente offrendo un’alternativa logistica per rotte europee.
- Incentivi reali: la ZLS riduce i tempi autorizzativi e offre vantaggi fiscali, rendendo più conveniente avviare o espandere attività logistiche sulla zona.
- Impatto contribuito: l’insediamento di grandi hub con posti di lavoro significa anche un rafforzamento dell’indotto (fornitori, manutenzione, servizi), utile per le aziende che già operano nella supply chain locale.
Il contesto più ampio: la logistica lombarda cresce
Secondo il Consiglio regionale della Lombardia, la logistica è un asset strategico: il settore rappresenta il 22% del valore aggiunto nazionale in logistica e impiega centinaia di migliaia di lavoratori nella regione.
La strategia regionale per attrarre investimenti esteri è molto chiara: semplificazione, promozione internazionale e focus su settori ad alto valore come la logistica.
Inoltre, per la provincia di Cremona, Unioncamere registra una crescita della produzione (+1,3%) e degli ordini esteri (+9,1%) — un’ulteriore spinta per gli operatori della logistica a vedere l’area come un motore di sviluppo.
Un territorio da monitorare
Per le aziende di trasporto e logistica, il Cremonese non è più solo un territorio agricolo o industriale secondario: sta diventando un hub strategico di scala internazionale. Gli investimenti esteri non sono fenomeni isolati, ma parte di una strategia regionale che fa leva sulla ZLS, sull’intermodalità e sulla sostenibilità.
Chi ha la flotta, il network, la visione per operare su grandi volumi può prendere in considerazione Cremona come punto di ingresso, transito o deposito. Le infrastrutture e i progetti in corso sembrano offrire un’opportunità concreta di crescita e consolidamento.


