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Maltempo: L’autotrasporto dice no ai blocchi preventivi dei Tir

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I Prefetti di mezza Italia stanno imponendo lo stop alla circolazione dei mezzi pesanti, in via precauzionale, per le previsioni di abbassamento delle temperature e probabili nevicate e gelate. Le prime nevicate in Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Abruzzo non hanno finora determinato difficoltà di circolazione sulla grande viabilità del Paese ma sollevato cori di proteste. «La sospensione del traffico ordinata dalle Prefetture metterà in forte difficoltà gli autotrasportatori – soprattutto se dovesse proseguire anche durante la settimana – creando problemi all’intera filiera logistica e alle categorie economiche interessate dalla mobilità delle merci». A commentare le ordinanze è Amedeo Genedani, presidente di Unatras.
La situazione sta già infatti creando forti disagi sia all’autotrasporto sia agli stabilimenti produttivi che si troveranno ben presto a fermare le macchine per mancanza di materia prima da lavorare. «Ė necessario utilizzare tutta la prudenza del caso, ma non si comprende perché, in prossimità di maltempo e neve, si scelga come soluzione quella di bloccare i Tir – continua Genedani – anziché garantire la loro circolazione attraverso manutenzione preventiva, pulizia costante del manto stradale e salatura a carico dei gestori autostradali che anche quest’anno hanno attuato i soliti aumenti dei pedaggi, e permettere alle imprese di autotrasporto di svolgere il proprio lavoro».

È diretta e immediata la richiesta di FAI-Conftrasporto che chiede di «rimuovere da subito i divieti circolazione ai mezzi pesanti, che stanno provocando danni inaccettabili al sistema produttivo – aggiungendo anche il monito che – La politica non influenzi le scelte di chi deve decidere».
L’associazione che ieri avevo preso atto della necessità di interdire la circolazione dei mezzi pesanti su buona parte delle strade d’Italia aveva comunque richiesto che i divieti venissero prontamente rimossi, non appena le condizioni di generale percorribilità delle strade lo consentissero per non arrecare danni alle imprese, non solo di trasporto, che necessitano di operare e far muovere l’economia. Ma oggi dove «c’è il sole su gran parte d’Italia, occorre procedere alla rimozione immediata dei divieti di circolazione; in particolare su Bologna nodo nevralgico del sistema stradale italiano. Ogni ora persa provoca danni all’intero sistema produttivo. Ogni ulteriore ritardo non è più accettabile».

«Prendiamo atto della necessità per ragioni di sicurezza delle prefetture di gestire gli eventi meteo in corso attraverso i provvedimenti di interdizione della circolazione dei mezzi pesanti – è il commento di Assotir – Tuttavia, unitamente ai nostri amici delle altre Associazioni aderenti a Conftrasporto, chiediamo che gli stessi divieti vengano rimossi con massima celerità, non appena le condizioni di generale percorribilità delle strade lo consentiranno. Ne va della altrettanto fondamentale necessità di garantire a tutte le imprese, non solo di trasporto, di operare e far muovere l’economia». L’invito poi che l’associazione rivolge a tutti è quello che «ognuno faccia la sua parte, gli autotrasportatori rispettino il codice della strada in presenza di neve, i gestori stradali si adoperino per garantire la indispensabile salatura e pulizia delle strade».

«Un po’ di neve è arrivata ma il blocco cautelativo dei veicoli pesanti attuato dalle prefetture, non giustifica la paradossale situazione che vede splendere il sole sulle autostrade italiane e sulle principali strade dell’intero nostro Paese – è il commento che arriva anche da CNA-Fita – I provvedimenti di limitazione della circolazione per eventi atmosferici, non possono penalizzare oltre misura le imprese celando, magari, eccessive preoccupazioni o altro, da parte di chi gestisce la rete stradale. È inaccettabile che ogni qual volta ci siano in previsione delle precipitazioni, si pensi soltanto a provvedimenti cautelativi, spesso esagerati, e non si tengano minimamente in considerazione, pur nel rispetto della sicurezza, gli interessi delle imprese e dell’economia dell’intero Paese. Questa situazione, come sempre, arreca consistenti danni economici, non solo alle imprese dell’autotrasporto, ma a tutto il sistema produttivo nazionale». Anche l’associazione chiede quindi alle prefetture «di provvedere immediatamente alla revoca dell’ordinanze di blocco dei veicoli pesanti e di consentire la circolazione e la distribuzione delle merci».

«Se l’ondata di maltempo è dovuta ai venti freddi che arrivano dai Paesi nordici, non capiamo come mai in quei Paesi possiamo circolare tranquillamente mentre da noi in Italia ogni volta soltanto con previsioni – che spesso non si avverano o soltanto parzialmente come in questo caso – l’attività del trasporto, essenziale per il sistema produttivo, viene bloccata» dichiara Thomas Baumgartner, presidente di Anita, che rincara «Del resto non si comprende perché i provvedimenti non siano stati revocati con la stessa celerità con cui sono stati imposti». L’associazione confindustriale da tempo chiede che alle concessionarie autostradali sia imposto l’onere di organizzarsi adeguatamente con sufficienti attrezzature, mezzi spargisale e uomini per poter mantenere pulito il manto autostradale anche in caso di forte nevicate. «Non è concepibile dovere pagare lauti pedaggi autostradali, vedere bilanci delle società concessionarie con utili milionari e dovere subire ogni anno dei blocchi di circolazione dannosi soltanto perché le stesse non garantiscono la libera circolazione – prosegue Banugartner che inoltre aggiunge – Anita chiede l’abolizione del Comitato Neve e, in alternativa, un intervento governativo che garantisca anche in caso di maltempo la libera circolazione dei mezzi – concludendo – La garanzia della mobilità delle merci e delle persone sono essenziali per un Paese moderno che vuole essere competitivo a livello europeo e mondiale».

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