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Metano in autostrada: ecco come si allargherà la rete di distribuzione

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Si dice sempre: il metano ti dà una mano. Ed è vero. Almeno rispetto alcosto del carburante e alle emissioni prodotte. Purtroppo,però, quella stessa mano si ritrae quando arriva l’ora di effettuare ilrifornimento, peraltro anche abbastanza frequente (con un pieno, un veicolocommerciale supera appena i 300 km). Ma ecco che finalmente qualcosa simuove. Le regioni Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia e Piemonte, infatti, hannosiglato un accordo con Aiscat, le compagnie petrolifere e Legambiente per svilupparela rete di distribuzione del metano in autostrada. Certo, per certi versiparliamo delle regioni che già attualmente dispongono delle reti più diffuse,ma l’infrastruttura autostradale rimane pur sempre un tallone d’Achille. Provane sia che in Emilia-Romagnaoggi il metano è disponibile solo in 9 dei 36 distributori presenti inautostrada e nessuno sull’A1 Bologna-Firenze, dove l’accordo prevededistributori di metano nelle due stazioni di servizio Cantagallo est e ovest. Mentrein Liguria ai 35 impianti di erogazione, siaggiungeranno i nuovi impianti nelle aree di servizio Magra Ovest e Magra Est sull’A12 SestriLevante-Livorno e in quelle di Ceriale Nord eCeriale Sud, sull’A10 Genova Ventimiglia. In questi ultimi dueimpianti, per ragioni tecniche, sarà possibile esclusivamente la distribuzionedi metano liquido. 

L’apertura di nuovi punti di rifornimento non avverrà attraverso l’erogazione di contributi economici, bensì sulla base di un libero accordo tra le compagnie petrolifere e le società concessionarie delle autostrade, con un meccanismo che privilegi in fase di affidamento le compagnie che si impegneranno a potenziare con il prodotto metano le stazioni di servizio ad esse affidate.
Ma vediamo quale parte giocherannonell’accordo le singole realtà coinvolte. 

Legambiente, a fine 2011, avevacurato e presentato alla stessa Conferenza delle Regioni uno studio sulla diffusionedel metano in autostrada che individua le distanze fra le aree di servizio, larete del metanodotto, nonché la pressione nei relativi tubi di allacciamento. 
Le Regioni si impegnano, senza oneria carico del bilancio regionale, «a favorire una agevole e celere soluzionedelle eventuali problematiche che emergessero nell’iter di approvazione e nellarealizzazione degli impianti per l’erogazione del metano». 
Le società titolari di concessionepetrolifera si impegnano «a potenziare le aree di servizio con il prodottometano mentre le società concessionarie autostradali dovranno prevedere,nell’ambito delle future procedure di affidamento delle aree di servizio,l’installazione di apparecchiature di erogazione del metano». 
Aiscat promuoverà, presso i propriassociati, interventi per lo sviluppo della rete di distribuzione del metano edarà supporto, sotto il profilo della disciplina normativa e amministrativa, alleimprese associate nelle realizzazione dei necessari investimenti.
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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