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Nasconde 6,5 ton di sigarette in un carico di caldaie: la Finanza lo smaschera

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Il contrabbando di sigarette sembrava un reato superato, da anni 60. E invece ancora oggi c’è chi cerca di fregare la Finanza con carichi di questo tipo. Oggi nel porto di Bari i finanzieri, insieme a funzionari del Servizio antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sequestrato 6,5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, probabilmente destinate al mercato della Campania. Il carico era trasportato su un autoarticolato alla cui guida si trovava un lettone di 48 anni, da poco sceso dalla motonave “Superfast XI” proveniente dalla Grecia. L’autotrasportatore aveva esibito una documentazione, provvista di bolle di accompagnamento, che attestava che il carico era costituito da tre caldaie dirette a ditte spagnole.  Ma i doganieri non si sono fidati dato il nervosismo dell’uomo: con un’apparecchiatura radiogena (Silhouette Scan Mobile) hanno scoperto che le caldaie contenevano un’ingente quantità di sigarette di contrabbando, di marca e non, pari a 32.550 stecche. Ci sono volute ben 15 ore per smontare le caldaie. L’autista del mezzo è stato arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Bari con l’accusa di contrabbando aggravato, mentre l’autoarticolato, i tabacchi lavorati esteri ed il carico di copertura sono stati sequestrati.

Il carico avrebbe un valore di circa 600.000 euro di accise, evase con l’attività di contrabbando, e di circa 1 milione di euro quello di mercato sulla piazza clandestina.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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